L’emiro imbarazza Londra La Regina: basta foto insieme
Lo stop dopo la sentenza dell’alta corte. La cautela del governo
Se i corgy sono tra le sue frequentazioni preferite, i cavalli sono la sua passione, ma la regina Elisabetta, dopo il dispiacere quest’anno dell’allontanamento di Harry e Meghan dal casato nonché lo scandalo del principe Andrew, si trova adesso a dover prendere le distanze da quello che da quasi trent’anni è un amico e un compagno d’avventure equestri.
La relazione con Mohammed bin Rashid al-maktoum, emiro di Dubai, vice presidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti, è destinata a cambiare per via delle conclusioni dell’alta corte di Londra, secondo la quale l’emiro avrebbe ordinato il rapimento e il rimpatrio forzato di due sue figlie che avevano tentato la fuga e sottoposto la sesta moglie, la principessa Haya, a una feroce campagna minatoria.
Stando a quanto scrive il quotidiano Times, la sovrana non si farà più fotografare al fianco dell’emiro, che è regolarmente suo ospite sul palco d’onore di Ascot e spesso siede con lei nella prima carrozza del tradizionale corteo reale in quella che è tra le più celebri manifestazioni ippiche al mondo.
Dovrà decidere inoltre come comportarsi di fronte al regalo di quattro puledri che l’emiro le elargisce ogni anno. Separatamente la regina è anche
Ad Ascot
La regina Elisabetta con lo sceicco di Dubai Mohammed bin Rashid Al Maktoum in ottimi rapporti con l’ex moglie dell’emiro, sorella per parte di padre del re di Giordania che è stata una campionessa di equitazione. Niente più foto neanche con lei.
Se sono un brutto colpo per Elisabetta, le conclusioni dell’alta corte rappresentano una preoccupante incertezza anche per l’industria equestre del Regno Unito. Solo a Newmarket, che è la capitale dell’ippica britannica, l’emiro è il principale datore di lavoro. La maggior parte dei fondi che animano i suoi ristoranti, pub e negozi, scrive il Guardian, arriva da Dubai.
Al-maktoum, che si appassionò alle gare frequentando la cittadina quando era studente a Cambridge (dove era compagno del principe Carlo), vi ha costruito un centro di addestramento e riabilitazione che è tra i più rinomati al mondo. Al Dalham Hall Stud produce purosangue che vanno a ruba. I suoi stalloni sono utilizzati anche dalle scuderie della regina. E attraverso un programma per giovani
● Lo sceicco possiede nel Regno Unito un allevamento di 300 cavalli ed è sempre alle corse di Ascot con la regina
● Tra il 2008 e il 2017 gli Emirati hanno acquistato dalla Gran Bretagna armamenti per 7,3 miliardi di sterline laureati sta creando la futura generazione di esperti.
I suoi campioni? L’anno scorso hanno vinto 157 gare conquistando complessivamente un montepremi di 3,3 milioni di sterline. In Gran Bretagna l’emiro allena circa 300 cavalli. Il regolamento della British Horseracing authority prevede però l’esclusione per chi abbia avuto problemi con la giustizia e soprattutto per chi abbia commesso violenze nei confronti di altri. Possibile che metta al bando Al-maktoum?
Chi lo conosce non esclude che l’emiro decida di andarsene. Da tempo, tra l’altro, fa pressione sul governo affinché gli organi d’informazione ritraggano la sua famiglia in toni più positivi. Attraverso Al-maktoum tuttavia il governo britannico ha contratti miliardari con gli Emirati, che tra il 2008 e il 2017 hanno acquistato da ditte del Regno Unito armamenti per circa 7,3 miliardi di sterline.
Non è una sorpresa, allora, che Downing Street abbia reagito con cautela al pronunciamento dell’alta corte. Tanto che il premier Boris Johnson, alla ricerca di nuovi legami per la realtà del dopo Brexit, ha telefonato al principe Bin Zayed per rafforzare gli accordi bilaterali.
Gli affari Al-maktoum gestisce anche l’impero legato all’industria equestre I legami e le amicizie