Salta ancora la giornata Le squadre tornano a casa
Chi sperava che il basket potesse rimanere miracolosamente immune dal contagio del virus si è dovuto arrendere: il decreto del governo, che ha reso zona rossa la Lombardia e altre undici province ha di fatto cancellato anche la giornata odierna, la 24. Si sono disputati i due anticipi di ieri, quello fra Trieste e Pistoia (97-80 il risultato) e quello fra Roma e Sassari (88-93), ma tutte le partite in calendario per oggi verranno rinviate, per non dire sospese: diverse squadre, che si trovavano già nelle varie sedi delle partite, hanno preferito tornare a casa, vista anche la psicosi da chiusura dei confini. Brindisi, che avrebbe dovuto giocare a Venezia, ha abbandonato l’hotel ed è ripartita per la Puglia, così come Treviso ha lasciato Pesaro ed è tornata in Veneto. Difficile, se non impossibile, per Federazione e Lega convincere i dirigenti dei club a cambiare idea e così a malincuore la Lega ha deciso di cancellare la giornata. Niente derby lombardo tra Varese e Milano, quindi, niente derby emiliano tra Virtus Bologna e Reggio Emilia: tutto spostato a data da destinarsi. Chissà quando. Sarà difficile convincere i giocatori, soprattutto gli americani, a tornare in campo. I malumori non sono cominciati ieri: preoccupati dal virus, passano le giornate al telefono con agenti e famigliari cercando il modo di lasciare l’italia. Il primo è stato Jason Clark, l’americano di Varese, che per con la moglie prossima al parto ha rescisso il contratto con il club lombardo per non correre il rischio di dover rimanere in Italia il giorno del parto, trattenuto da una quarantena (e non ci è andato molto lontano...). Addirittura fra i giocatori si è diffusa la falsa notizia che il virus danneggerebbe i muscoli degli atleti costringendoli a una convalescenza di mesi. Pensare che il campionato possa ripartire è complicato.