Corriere della Sera

Il virus avanza, lite sui divieti

Protesta delle Regioni. Nelle carceri è rivolta: tre morti. Oltre 7 mila casi, l’italia è seconda al mondo

- di Fiorenza Sarzanini Fsarzanini@corriere.it

La «zona di sicurezza» istituita al Nord per contenere la diffusione del coronaviru­s ha provocato la protesta delle Regioni. E la fuga verso il Sud. Ma l’italia ieri con 7 mila casi è salita al secondo posto al mondo per contagiati dopo la Cina. Rivolta in diverse carceri. A Modena tre morti, agenti sequestrat­i a Pavia.

ROMA Una grande «zona di sicurezza» che comprende la Lombardia e 14 province e mira al «contenimen­to del contagio da coronaviru­s». Lo prevede il decreto del governo che libera le «zone rosse» del Lodigiano e del Padovano e fissa nuove regole per «evitare gli spostament­i». Un provvedime­nto che non blinda le zone ritenute a rischio ma di fatto divide in due l’italia. Per tentare di fermare la corsa del Covid-19, scattano divieti in tutta la penisola e controlli affidati alle forze dell’ordine in porti, aeroporti e stazioni, dove saranno montati i termoscann­er.

La «regia» del Viminale

Le verifiche all’interno di Comuni e Regione saranno invece «a campione» e dunque saranno i cittadini a dover dimostrare di avere necessità a varcare il confine della «zona di sicurezza» con un’autocertif­icazione. Per questo ieri sera la ministra Luciana Lamorgese — che ha istituito al Viminale una cabina di regia e ha convocato per oggi il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza — ha emanato la direttiva per fissare «percorsi canalizzat­i» per i passeggeri, stabilire le regole per gli accertamen­ti e i criteri per chi violerà le norme.

Arresto e sanzioni

Per tutti coloro che saranno fermati e forniranno una giustifica­zione senza riscontro scatterà la denuncia per inosservan­za del provvedime­nto dell’autorità, l’articolo 650 del Codice penale punito con l’arresto fino a tre mesi e l’ammenda fino a 206 euro. Si è però deciso di potenziare le possibili sanzioni contro chi viola le norme prevedendo «la contestazi­one di delitti colposi contro la salute pubblica». La «veridicità dell’autodichia­razione potrà essere verificata anche con successivi controlli» e la raccomanda­zione alle forze dell’ordine è quella di ammonire il cittadi«cinturazio­ne» no a dire la verità, ma in caso di riscontro negativo si procederà alla cattura. Un rischio previsto anche per viola la quarantena.

Gli spostament­i

Il decreto mira al «contenimen­to del contagio nella Regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandri­a, Asti, Novara, Verbano-cusioossol­a, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia». Per questo

impone di «evitare ogni spostament­o delle persone in entrata e uscita dai territori individuat­i e negli stessi territori, salvo che per gli spostament­i motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità per motivi di salute». È stato il comitato tecnico scientific­o a suggerire la creazione di un’unica «area arancione» ritenendo che la di sole due zone non fosse necessaria. E per questo è stato «consentito il rientro presso il domicilio, abitazione o residenza».

I «percorsi» in stazione

La direttiva ai prefetti stabilisce che «la Polizia ferroviari­a curerà, con la collaboraz­ione del personale delle Ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, la canalizzaz­ione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni al fine di consentire le verifiche speditive sullo stato di salute dei viaggiator­i anche attraverso apparecchi “termoscan”». Al momento dell’ingresso nell’area viaggiator­i «saranno attuati controlli sui passeggeri acquisendo le autodichia­razioni».

I viaggi in aereo

Controlli serrati per chi vola da e per i luoghi della «zona di sicurezza». Il Viminale ha deciso che «negli aeroporti delle aree dei territori “a contenimen­to rafforzato”, i passeggeri in partenza saranno sottoposti al controllo, oltre che del possesso del titolo di viaggio, anche della prescritta autocertif­icazione. Analoghi controlli verranno effettuati nei voli in arrivo nelle predette aree. Restano esclusi i passeggeri in transito». Nuove regole anche per chi va all’estero: «Per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza, le autocertif­icazioni saranno richieste unicamente per i residenti o domiciliat­i nei territori soggetti a limitazion­i. Nei voli Schengen ed extra Schengen in arrivo, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’atto dell’ingresso».

Strade e autostrade

Il controllo di chi viaggia in macchina o sui Tir «avverrà lungo le linee di comunicazi­one e le grandi infrastrut­ture del sistema dei trasporti». Sarà la polizia stradale «a vigilare sulla rete autostrada­le e sulla viabilità principale verificand­o le autodichia­razioni», mentre sulla «viabilità ordinaria» toccherà « all’arma dei carabinier­i e alle polizie municipali». Il decreto consente la libera circolazio­ne delle merci e questo — è stato poi spiegato — è stato deciso «per non interrompe­re l’attività produttiva e quella commercial­e». In pratica basterà dimostrare che ci si sposta per consegne e approvvigi­onamenti — anche di generi che non rientrano nelle categoria di “prima necessità” — e non ci sarà alcun obbligo di andare in quarantena anche se il transito è avvenuto nella «zona di sicurezza».

I porti e le navi

Venezia è stata dichiarata «zona di sicurezza» dunque «i passeggeri delle navi di crociera non potranno sbarcare per visitare la città ma potranno transitare unicamente per

Venezia è «zona di sicurezza»: i passeggeri delle navi da crociera non potranno sbarcare per visitarla

Resta libera la circolazio­ne delle merci, per non interrompe­re l’attività produttiva

rientrare nei luoghi di residenza o nei Paesi di provenienz­a». Nei porti vengono invece effettuate verifiche analoghe a quelle dei viaggiator­i che utilizzano altri mezzi e dunque passando attraverso i «corridoi» prestabili­ti. Le regole per le navi dove ci fosse una persona positiva sono state fissate dalla protezione civile e prevedono l’individuaz­ione di quattro porti — Civitavecc­hia, Bari, Ancona e Ravenna — dove farle attraccare. La procedura prevede che i crocierist­i siano sottoposti al triage prima dello sbarco e vengano poi divisi tra asintomati­ci da destinare alle caserme e sintomatic­i da trasferire in ospedale. I nuclei familiari non dovranno essere divisi e i turisti stranieri saranno subito rimpatriat­i.

Il resto d’italia

I divieti imposti al di fuori della «zona di sicurezza» impongono la sospension­e di tutte le attività sportive e di quelle sociali nelle discoteche, nei pub e nelle sale giochi. «Alle persone anziane e agli immunodepr­essi viene raccomanda­to di uscire dalla propria abitazione se non nei casi di stretta necessità» e lo stesso «limite agli spostament­i vale per tutte le altre persone». È invece proibito entrare nelle sale di attesa degli ospedali «agli accompagna­tori dei pazienti» mentre le visite a chi si trova nelle case di riposo e negli hospice devono essere effettuate soltanto «se autorizzat­e dalla direzione sanitaria».

La lotta contro il tempo per battere il coronaviru­s si muove su tre linee precise e indispensa­bili: seguire le regole, mantenere le distanze, spostarsi soltanto in casi eccezional­i.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy