Messe senza fedeli, la Chiesa si adegua (a malincuore): atto di responsabilità
sospese le messe «con il popolo» nelle prime «zone rosse», la Cei aveva cercato di salvare almeno le celebrazioni feriali, che di solito raccolgono ben pochi fedeli. In questi giorni ci sono stati contatti costanti con il governo. Ma il comitato scientifico spingeva per la chiusura totale. La nota diffusa ieri pomeriggio fa capire che non è stata una scelta facile: «L’interpretazione fornita dal governo include rigorosamente le Sante Messe e le esequie tra le “cerimonie religiose”. Si tratta di un passaggio fortemente restrittivo, la cui accoglienza incontra sofferenze e difficoltà nei pastori, nei sacerdoti e nei fedeli. L’accoglienza del decreto è mediata unicamente dalla volontà di fare, anche in questo frangente, la propria parte per contribuire alla tutela della salute pubblica».
Ora il problema è cosa accadrà a Pasqua: la Settimana Santa inizia il 5 aprile, con la Domenica delle Palme. Ma è la linea scelta dall’inizio della crisi: «La Chiesa che vive in Italia, e attraverso le diocesi e le parrocchie si rende prossima a ogni uomo, condivide la comune preoccupazione di fronte all’emergenza sanitaria
Angelus Un’immagine di Piazza San Pietro con il Papa sullo schermo. Chiusi fino al 3 aprile i Musei vaticani. Rimane al momento aperta la Basilica di San Pietro, con le acquasantiere da settimane svuotate per precauzione (Livio Anticoli)