Spiegare che non è una vacanza «Ora servono messaggi netti»
Il neuropsichiatra: sopraffatti da social e informazioni scorrette
Perché i giovani, in particolare gli adolescenti, non hanno paura del coronavirus?
Paolo Curatolo, ordinario di neuropsichiatria infantile all’università di Tor Vergata, ha scritto molto sul disagio in questa fascia d’età: «Pre adolescenza e adolescenza sono le fasi di identificazione col gruppo che è il riferimento primario. Per questo i ragazzi hanno difficoltà a ridurre la socialità. Per loro è una sorta di rinuncia forzata che comporta lo sforzo di cambiare le abitudini e stare a casa, dunque di modificare anche il rapporto con i genitori. L’adolescente digitale non è abituato a stare a casa, nella solitudine»
I giovani prendono sotto gamba le raccomandazioni sul distanziamento sociale come i rischi legati al fumo di sigaretta?
«Esattamente così. Hanno una percezione distorta del rischio tipica dell’adolescenza. Dipende dalla mancanza di maturazione biologica delle aree frontali che servono a prendere le decisioni e pianificare le azioni. L’adulto non si mette a rischio, il ragazzo invece sottostima la conseguenza dei suoi gesti. E’ un comportamento sfidante, trasgressivo, una manifestazione di coraggio davanti al gruppo.
Il contagio non mi tocca, toccherà a un anziano, sono invincibile, sembrano dire i ragazzi della movida».
Forse è sbagliato il modo di trasmettere i messaggi? E’ per questo che non comprendono l’importanza di stare in guardia?
«Già per gli adulti è difficile capire la ragione delle misure restrittive, figuriamoci per chi non rispetta le regole. I giovani sono sopraffatti dai social dove non trovano informazioni corrette»
Immagini di essere lei a
● Paolo Curatolo, ordinario di neuropsichiatria infantile all’università di Tor Vergata
parlare.
«Mi immagino un appello del genere: ragazzi, la situazione è nuova per tutti e minaccia la salute dei vostri nonni, le persone più care che avete. Dunque non fate gli sciocchi, abbiate senso di responsabilità nei confronti della vostra famiglia e della comunità che vi circonda. Se amate i nonni fate attenzione quando andate a divertirvi. Solo così la loro onnipotenza potrebbe forse essere disinnescata e sostituita da un senso di responsabilità sociale».
E i bambini?
«Alle elementari sono molto permeabili alle preoccupazioni degli adulti e la reazione dipende da viene come la situazione vissuta in casa. E’ facile abituarli a essere bravi contro il virus».
d Hanno una percezione distorta del rischio tipica della adolescenza I ragazzi sottostimano le conseguenze dei gesti
L’appello
Mi immagino un appello: la situazione è nuova perché minaccia la salute di chi avete caro