Corriere della Sera

Bye-bye (tra gli applausi)

Harry e Meghan, oggi l’ultima uscita accanto a Elisabetta e la famiglia reale L’omaggio della Royal Albert Hall

- Dal corrispond­ente Luigi Ippolito

● I duchi di Sussex si rivedranno con la regina, Carlo e Camilla, William e Kate per l’annuale Commonweal­th Service, la messa che si terrà nell’abbazia di Westminste­r

● Harry e Meghan saluterann­o il Regno Unito e lasceranno i loro ruoli da membri senior della famiglia reale. Assieme al titolo di altezza reale Harry dovrà abbandonar­e anche quello di capitano

Harry e Meghan, ultimo atto. Oggi cala il sipario sui duchi di Sussex: l’impegno ufficiale conclusivo come membri di casa Windsor, poi via, verso il Canada, verso una nuova vita.

Tutti gli sguardi saranno su di loro, nella Abbazia di Westminste­r, dove oggi si celebra la Giornata del Commonweal­th. Tutti a scrutare un eventuale disagio, un possibile imbarazzo: perché Harry e Meghan saranno accanto alla regina, accanto a Carlo e Camilla, soprattutt­o accanto a William e Kate — quella famiglia reale che hanno scelto di disertare, quella monarchia cui hanno deciso di abdicare.

E soprattutt­o lei sarà al centro dell’attenzione: perché in fin dei conti la loro fuga è diventata la «Megxit», l’uscita di scena dell’attrice hollywoodi­ana, altrettant­o traumatica della Brexit. Meghan ha affrontato questi ultimi giorni «non senza qualche trepidazio­ne», ha fatto sapere una fonte a lei vicina. Ma in realtà la giovane coppia non è mai apparsa così sgargiante come in questi impegni finali. i milioni di sterline (3 milioni di euro) spese per il rinnovo di Frogmore Cottage che Harry e Meghan devono restituire i mesi fissati nell’accordo raggiunto tra la Casa reale inglese e i duchi di Sussex inglese per riesaminar­e il loro ruolo di tempo do dei reali di seconda fila, condannati a stare sempre un passo indietro rispetto agli altri. Non certo quello che lei avrebbe voluto, abituata a pretendere riflettori sempre più abbagliant­i.

Eppure era stata accolta a braccia aperte in quella che doveva essere la sua nuova patria. Certo, oggi c’è chi parla di «razzismo abominevol­e» nei suoi confronti, come ha fatto la scrittrice Hilary Mantel: ma tutti ricordano l’estasi che ha accompagna­to i giorni del matrimonio, nel maggio di due anni fa. Quando Meghan era stata salutata come una ventata fresca che avrebbe dovuto rinnovare la frusta monarchia britannica, la duchessa di origine afro-americana che avrebbe rappresent­ato al meglio una nazione multietnic­a.

Ma poi le cose sono andate storte. Perché i duchi di Sussex si sono rivelati quali due ragazzi viziati, che hanno presto stancato con i loro capricci. Impegnati a fare la morale, mentre scorrazzan­o per il Mediterran­eo fra jet privati e ville lussuose. Che si fanno pagare dai contribuen­ti — tre milioni — la stravagant­e ristruttur­azione del loro «cottage», la magione di Windsor dove sono andati ad abitare. Che tengono

L’addio

I giorni «trepidanti» della duchessa di Sussex. Poi la coppia volerà in Canada

semi-segreti la nascita e il battesimo del figlio Archie — quando la monarchia è un ruolo pubblico. Ma che soprattutt­o, alla fine, infliggono dispiacere e insulto a Elisabetta, minacciand­o di fare mercato di quel marchio reale cui non hanno più diritto.

Oggi, dopo l’ultimo inchino, voleranno via da tutto questo: a prendere il loro posto fra quelle celebrità americane alla cui compagnia aspirano e il cui glamour di plastica invidiano. Ma quanto potrà durare, lontano dalla magia del Palazzo? Quanto resisterà il luccichio allo scorrere del tempo? Il rischio, come ha scritto qualcuno, è che fra qualche anno, ai party in California, Harry si ritrovi a essere «quel tizio in un angolo che una volta era stato un reale».

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