Corriere della Sera

Festa per i 30 anni

Torna su Rai2 lo storico programma per bambini. «Cerchiamo di alimentare la loro fantasia»

- Chiara Maffiolett­i

D odò compie 30 anni. L’uccellino dalla razza non meglio precisata — becco giallo, piume a pois — più tenero della tv è diventato grande. E con lui (la voce è di Paolo Carenzo) anche L’albero azzurro, storico programma per bambini della Rai che, per festeggiar­e la ricorrenza, torna da oggi, con una nuova edizione, su Rai2, dove andrà in onda alle 7.30 (e alle 16.20 su Rai Yoyo).

Era il 21 maggio del 1990 quando Rai1, per la prima volta, apriva le porte su quel mondo di fantasia, diventando presto un riferiment­o per un pubblico che, oggi, è quello dei genitori. In qualche modo, il programma in questi giorni di emergenza sanitaria ha pensato ancora una volta a loro, aprendo questa nuova fascia mattutina, per dedicarsi ai bambini a casa da scuola. A tenere le fila di tutte le avventure, oltre ad Andrea Beltramo, Laura Carusino, volto storico della trasmissio­ne, di cui è alla guida da 11 anni. «Mi sono sempre sentita privilegia­ta per il fatto di poter comunicare

Il format

● «L’albero azzurro» aveva debuttato il 21 maggio del 1990 su Rai1, e ha sempre visto come protagonis­ta il pupazzo Dodò, un piccolo uccello bianco che vive all’interno di un grande albero azzurro

● Dal 2013 il programma è trasmesso su Rai Yoyo, ma questa 30esima edizione andrà in onda anche su Rai2, alle 7.30, mentre alle 16.20 su Rai Yoyo con i bambini», spiega. «Lo considero un privilegio ma anche una grande responsabi­lità. Il fatto che questo resti un programma di successo dopo 30 anni, significa che è senza tempo e questo mi rende molto orgogliosa».

Arrivare ad accompagna­re diverse generazion­i di bambini nel loro diventare grandi è un obiettivo possibile solo «se si riesce nell’intento di incuriosir­li e di alimentare la loro fantasia. L’opportunit­à di tornare su Rai2 — anche se in un momento un po’ delicato — è grande. Inoltre, è ancora più importante pensare ai bambini in questi giorni e diventare un aiuto per le mamme e per i papà, portando un sorriso quando ce n’è più bisogno». Un obiettivo, questo, che è sempre stato «il sostrato di ogni puntata dell’albero azzurro. Quest’anno in particolar­e, le puntate saranno ancora più colorate e vivaci. In generale, quello che più amo di questa trasmissio­ne è il fatto che abbia mantenuto lo

Conduttori Andrea Beltramo, il pupazzo Dodò (la cui voce è di Paolo Carenzo) e Laura Carusino: sono i protagonis­ti dell’«albero azzurro» stesso entusiasmo nel tempo. Non ricordo una singola puntata in cui non è stato alimentato questo spirito, in cui io non abbia sorriso o non sia stata circondata dalla gioia». Tutto questo in un’epoca in cui i bambini sono bombardati di stimoli con il risultato che diventano grandi in fretta... «Anche noi prima ci rivolgevam­o a chi aveva fino a 10 anni, oggi siamo scesi a 7, proprio per questo. Ma L’albero azzurro si è sempre adattato alle generazion­i, pur restando fedele al suo modo di raccontare il mondo e al suo messaggio positivo».

La conduttric­e legge nello sguardo dei bambini il fatto che questa sia la strada giusta: «La cosa che mi rende più felice è proprio il loro affetto. Quando mi incontrano capisco dai loro occhi di essere riuscita nell’intendo di farli sognare e di essere riusciti tutti a a far passare il messaggio dell’albero azzurro: qualsiasi cosa accada, non smettere mai di sognare e usa sempre la fantasia».

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