Fiat 500, la svolta elettrica
Arriva la versione a zero emissioni della citycar. Guida autonoma di livello 2 e autonomia di 320 km
L’atmosfera alla Triennale di Milano è surreale. Le sedie sono distanziate, come vogliono le nuove norme di sicurezza, di un metro o poco più. Qualcuno tira fuori dalla borsa il disinfettante. Ma Olivier François, capo del brand Fiat, si mostra spavaldo, e stringe tutte le mani che gli capitano a tiro. «Scommettiamo su Milano per il grande ritorno della 500, prima auto elettrica e solo elettrica del gruppo», annuncia trionfante. Alla faccia dell’epidemia che tutti spaventa, la rinascita dell’italia colpita alle spalle dal Coronavirus, sottintende, riparte anche dalla sua auto più iconica e carismatica. Come nel 1957, quando uscì il primo modello in un Paese affamato di futuro dopo gli anni bui della guerra (prezzo a partire da 460.000 lire) e l’erede della Topolino riuscì a mettere in moto una rivoluzione sociale a quattro ruote.
Da tempo era affamata anche la Fiat. «Gli ultimi anni abbiamo combattuto per la sopravvivenza», ammette François. E così, tredici anni dopo il primo restyling, proclama, «ecco la 500 terza generazione, la Vendetta». Il debutto doveva avvenire al Salone di Ginevra. Causa virus, la «world première» si sposta sotto la Madonnina, con la benedizione del sindaco Sala che di 500 ne ha subito presa una. «La Prima», full optional, serie limitata, la più cara: 37.900 euro, già prenotabile online con un deposito di 500 (i prezzi delle altre versioni saranno rivelati il 4 luglio).
Tutta elettrica, solo elettrica. O meglio, «all-in». Formula che ha conquistato un testimonial d’eccezione, Leonardo Di Caprio, che nello spot gira entusiasta intorno all’utilitaria più «cool». Ha un motore elettrico da 118 CV (87 kw) alimentato da una batteria agli ioni di litio da 42 kwh con autonomia di 320 km nel ciclo WLTP (400 km in uso urbano). Con il caricatore «fast charger» in dotazione da 85 kw può ripristinare 50 km d’autonomia in soli cinque minuti e l’80% della carica in 35 utilizzando colonnine compatibili.
Per fare il pieno d’elettroni a casa si può utilizzare la Easy Wallbox da 7,4 kw (sei ore per la ricarica completa) che si allaccia alla rete domestica. Velocità massima, autolimitata, di 150 km/h. Nove secondi per coprire lo 0-100 km/h e tre modalità di guida, tra cui «Sherpa», che riduce al massimo i consumi.
È la prima city car con guida autonoma di livello 2 e la prima auto FCA equipaggiata con il nuovo sistema di infotainment Uconnect 5. Una «urban Tesla», la definisce François, che a livello di design non si discosta molto dall’originale.
È più lunga e larga di 6 cm, il passo aumenta di 2 cm, il numero 500 sostituisce il logo Fiat sul frontale, i fari sono più ellittici e «cattivi», il muso torna verticale come nel ’57. Gli interni sono puliti ed essenziali, pochi i pulsanti.
Dopo 50 anni l’icona degli anni del boom e della Dolce Vita, torna ad essere prodotta a Mirafiori (80.000 unità l’anno) con un investimento di 700 milioni di euro. Arriverà quest’estate in Europa, l’anno prossimo in Brasile e «non escludo di venderla in California» (dove già circola la prima 500 elettrica mai arrivata qui).
Chiediamo a François cosa ne penserebbe Sergio Marchionne, compianto ad del gruppo FCA al cui fianco ha lavorato a lungo, di questa «svolta elettrica», in cui lui non credeva molto. «Eh, glielo chieda», risponde piccato . Ci sarà una 500X elettrica? «No, ma ci saranno sicuramente sviluppi elettrificati».