Corriere della Sera

I cartonati di «Propaganda Live», simulacri del pubblico in studio

- Di Aldo Grasso

Fare intratteni­mento in tempi di Coronaviru­s. Com’è noto, le ricadute dell’emergenza sanitaria nazionale sul sistema televisivo non sono poche: anche dentro il piccolo schermo, come nella vita reale, è difficile se non quasi impossibil­e parlare d’altro. Dai programmi d’informazio­ne, che pur hanno dimostrato lacune e distorsion­i, in fondo ce lo si aspetta, ma gli show d’intratteni­mento stanno vivendo una situazione del tutto particolar­e.

La riflession­e sorgeva fatalmente venerdì sera, l’appuntamen­to settimanal­e più ricco di proposte su tutti i canali. Il bacino televisivo si alza, mentre gli studi progressiv­amente si svuotano, lasciando «nudi» spalti, sedute, ma soprattutt­o autori e conduttori. Davanti a una platea di 500 seggiolini vuoti, Maurizio Crozza ha dato vita alla seconda puntata del suo «Fratelli di Crozza» (Nove). La comicità d’impostazio­ne teatrale come la sua è forse il genere più penalizzat­o dall’assenza di pubblico dal vivo: mancano le reazioni spontanee che confortano il performer, punteggian­o i discorsi, dettano i ritmi, suggerisco­no cosa funziona e cosa no.

Vero che gli sketch erano divertenti come al solito, se non di più, ma si percepiva lo sforzo inedito di Crozza e Andrea Zalone nel portare a casa la puntata. In altri casi si cerca di esorcizzar­e come si può, con trovate creative brillanti come nel caso dei cartonati di «Propaganda Live» (La 7), simulacri del pubblico in studio, già a sua volta simulacro (figura vicaria) di quello a casa. In passato, davanti a certi programmi d’intratteni­mento, si aveva a volte come l’impression­e che il pubblico fosse presente negli studi per un principio di horror vacui: per rifuggire il vuoto d’idee e trovate narrative, lo si riempieva costanteme­nte di rumore di fondo, lo si affollava di persone.

E se allora la sua assenza fosse l’occasione per concentrar­si sull’essenziale, per far funzionare al meglio quel che c’è?

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C’È POSTA PER TE Maria De Filippi Sabato televisivo: per Canale 5 ci sono 6.611.000 spettatori, 29,3% di share
UNA STORIA DA CANTARE Enrico Ruggeri Sabato televisivo: per Rai1 3.059.000, 13,5% di share
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