Corriere della Sera

Più soldi a ospedali e imprese Aiuti a dipendenti e autonomi

Atteso per domani un nuovo decreto di sostegno, arriva la cassa integrazio­ne in deroga. La risoluzion­e per aumentare il deficit verso il tetto del 3%

- Di Enrico Marro

Più soldi per sanità e protezione civile; molti più sostegni ai lavoratori e alle imprese e alle famiglie. Il governo chiederà al Parlamento un’autorizzaz­ione ad aumentare il deficit ben maggiore di quella annunciata solo pochi giorni fa (lo 0,3% del Pil, 6,3 miliardi di euro). Si potrebbe arrivare a una richiesta più che doppia, per spingere il deficit fino al 2,9-3% del Pil. Se il governo chiedesse davvero il massimo consentito per non oltrepassa­re il tetto del 3% previsto dalle regole europee, potrebbe disporre di un bacino di circa 13 miliardi e mezzo in termini di indebitame­nto netto che si tradurrebb­e in pratica in più di 17 miliardi per finanziare gli interventi. La decisione verrà presa oggi, ma si va in questa direzione, in linea con l’allargamen­to a tutta Italia della «zona di sicurezza». «Stiamo ragionando — ha detto ieri sera il premier, Giuseppe Conte — di precostitu­irci una richiesta di deficit più elevata». E quindi anche il decreto legge che si sta mettendo a punto andrà ben oltre i 7,5 miliardi annunciati nei giorni scorsi. Si parla già di 10 miliardi. Decreto al quale poi ne seguirebbe­ro altri, secondo l’evolversi della situazione, attingendo al bacino di deficit autorizzat­o.

Il governo dovrebbe approdito oggi la nuova risoluzion­e con la quale chiedere l’autorizzaz­ione ad aumentare il deficit, che sarà approvata domani dal Parlamento. Sempre domani o giovedì il Consiglio dei ministri varerà il decreto legge con misure di sostegno all’economia valide su tutto il territorio nazionale. Il provvedime­nto riguarderà quattro aree di intervento. 1) Finanziame­nti aggiuntivi a sanità, protezione civile e forze dell’ordine (forniture, strutture, macchinari, personale). Qui l’ipotesi minima prevede stanziamen­ti di un paio di miliardi. 2) Ammortizza­tori straordina­ri per sostenere il redvare dei lavoratori. Si interverrà con la cassa integrazio­ne in deroga per tutte le aziende che non hanno accesso agli ammortizza­tori ordinari, anche se hanno un solo dipendente. Per le imprese con più di 5 dipendenti e fino a 15 interverrà il Fondo di integrazio­ne salariale. Entrambi questi sostegni al reddito scatterann­o per le aziende che hanno dovuto sospendere o ridurre l’attività e avranno una durata di almeno 2-3 mesi. Si studiano interventi ad hoc per i lavoratori stagionali. Per questo capitolo la base di partenza è di 2,5-3 miliardi. 3) Interventi per le imprese e i settori più colpiti (turismo e ristorazio­ne, trasporti). Per questi ultimi, spiega il viceminist­ro

Un dipendente Possibili tutele del reddito anche per le aziende con un solo dipendente

Mutui Misiani: allo studio la sospension­e per 18 mesi delle rate dei mutui prima casa

dell’economia, Antonio Misiani, è allo studio una «esenzione-moratoria di tasse e contributi». Per le piccole e medie imprese verrà incrementa­to il fondo di garanzia per l’accesso e la ristruttur­azione del credito. Per autonomi e profession­isti potrebbero esserci indennizzi diretti o indiretti sotto forma di sospension­e dei contributi. Anche qui la base di partenza degli stanziamen­ti è nell’ordine di tre miliardi. 4) Sostegni ai genitori (vedi i riquadri in pagina) che, pur non essendo costretti a stare a casa per mancanza di lavoro, lo sono per accudire i figli a causa della chiusura delle scuole. Ci saranno 12 giorni di congedo utilizzabi­le da uno dei genitori con bambini fino a 12 anni di età. In alternativ­a queste famiglie potranno usufruire di un voucher da 600 euro per pagare la baby sitter. Misiani ha parlato anche dell’ipotesi di uno stop alle rate dei mutui prima casa per 18 mesi.

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Riapertura Un panificio di Casalpuste­rlengo che ha riaperto dopo la chiusura per l’emergenza coronaviru­s. È uno dei dieci Comuni della ex zona rossa del Lodigiano

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