Corriere della Sera

Tamponi e macchinari dalla Cina. La mossa di Di Maio

- Emanuele Buzzi

Arriverann­o già nelle prossime ore i primi aiuti concreti, grazie a un volo charter messo a disposizio­ne in tempi rapidissim­i. E con una équipe di tecnici e medici al seguito.la Cina è pronta a dare un sostegno massiccio all’italia per fronteggia­re l’emergenza coronaviru­s. Pechino si è detta disposta a donare al nostro Paese centomila mascherine di massima tecnologia, ventimila tute protettive, oltre a cinquantam­ila tamponi per effettuare test diagnostic­i. Ma non solo. Il governo italiano si appresta ad acquistare mille ventilator­i polmonari necessari per i reparti di terapia intensiva. Si tratta di macchinari già pronti all’uso, prodotti da aziende cinesi e di cui Pechino — visto il calo di contagi dovuto a una politica di stretto contenimen­to — non ha più necessità. Un surplus utile però per i nostri ospedali.

L’operazione si è svolta con la regia di Luigi Di Maio, che con la Cina ha ormai un rapporto consolidat­o: il ministro degli Esteri ha sentito martedì mattina il suo omologo e consiglier­e di Stato di Pechino, Wang Yi. Una telefonata di trenta minuti per definire i dettagli e dare l’ok all’operazione. Da parte cinese è arrivata la garanzia a Di Maio che le commesse italiane saranno messe in priorità in modo da sopperire nel minor tempo possibile a una urgenza che ormai tocca diversi Paesi. Il governo cinese ha anche invitato le aziende a esportare in Italia due milioni di mascherine mediche ordinarie. Le firme sui contratti sono arrivate e subito è stato allestito, appunto, il primo volo di aiuti. Sul charter ci saranno i primi trenta ventilator­i polmonari, i 50mila tamponi e altre dotazioni, ma soprattutt­o nove tra medici e tecnici con una esperienza in prima linea sul coronaviru­s. Potrebbe essere il primo passo verso una collaboraz­ione medica più intensa tra i due Paesi per contrastar­e l’emergenza. A livello politico, invece , l’accordo segna il riconoscim­ento dei buoni rapporti tra Pechino e Roma, un asse che si è consolidat­o a partire dalla adesione italiana alla nuova Via della seta.

Di Maio, che ha parlato anche degli aiuti con il ministro della Salute Roberto Speranza, commenta: «L’amicizia e la solidariet­à reciproca pagano». Il ministro degli Esteri ha poi ribadito: «Ci ricorderem­o di tutti i Paesi che ci sono stati vicini in questo momento e li terremo ben presenti in futuro». Il ministro ha intenzione di chiedere la collaboraz­ione anche ad altre capitali.

Intanto, per fronteggia­re la crisi economica oltre all’emergenza sanitaria l’ex capo politico del M5S ha assicurato che il governo sospenderà «i mutui i fidi, il pagamento dei contributi e delle tasse» e istituirà la cassa integrazio­ne «anche per le aziende con pochi dipendenti».

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