Spesa, animali, lavoro e parenti Cosa si può fare e cosa è vietato
ROMA Le eccezioni sono pochissime perché se si vuole fermare il contagio da coronavirus c’è soltanto un modo: «Rimanere in casa». Ecco perché Palazzo Chigi ha diramato un vademecum che detta le regole di comportamento per rispettare il decreto che trasforma l’italia in un’unica «zona di sicurezza».
L’autocertificazione
Il modulo che indica i motivi di lavoro o di esigenze familiari per cui ci si è spostati va tenuto con sé ed esibito al momento del controllo. Vale la giustificazione a voce ma in entrambi i casi può scattare il controllo anche a posteriori. Chi non può scaricarlo e stamparlo, può copiare il testo su un foglio. Chi deve fare sempre lo stesso spostamento può utilizzare un unico modulo specificando che si tratta di un impegno a cadenza fissa. Per dimostrare le «comprovate esigenze di lavoro» bisogna dimostrare che la propria azienda non consente smart working.
Esigenze familiari
Si può uscire per assistere un familiare malato oppure per andare a riprendere i figli in caso di separazione. Si può andare dal medico, fare esami diagnostici e analisi.
Apertura negozi
Si può andare a fare la spesa e si possono fare altri acquisti perché i negozi sono aperti, ma bisogna mantenere la distanza di un metro e bisogna entrare in maniera contingentata. I negozi sono aperti tutti i giorni con orario normale ma quelli all’interno dei centri commerciali e dei mercati devono essere chiusi il sabato e la domenica. Rimangono sempre aperte le farmacie e le parafarmacie.
Gli sport e gli animali
Palestre, piscine e centri benessere devono essere chiusi. È consentito andare a correre al parco (a meno che i singoli Comuni non decidano di chiuderli) e fare altri sport all’aperto ma non in gruppo. È possibile invece portare a spasso il cane purché si tratti di spostamenti limitati.