Corriere della Sera

Uccise la madre della ex, evaso durante la rivolta

Foggia, era in carcere da 5 mesi. Gli altri tre detenuti scappati con lui si sono già costituiti

- Bepi Castellane­ta

FOGGIA Era in cella da quasi cinque mesi con l’accusa di aver ucciso a coltellate la madre della sua ex compagna, ma è riuscito a evadere durante i disordini che hanno innescato una fuga di massa dal carcere di Foggia. Adesso di lui, Cristoforo Aghilar, 36 anni, non c’è ancora traccia: fino a questo momento infatti a nulla sono valse le battute di ricerca organizzat­e da polizia, carabinier­i e Guardia di finanza.

Ieri si sono costituiti tre degli evasi, ma Aghilar è ancora latitante. L’uomo fu arrestato il 29 ottobre scorso, il giorno dopo quel pomeriggio di terrore e morte a Orta Nova, poco meno di 18 mila abitanti, una ventina di chilometri da Foggia. Secondo quanto accertato dai carabinier­i il 36enne uccise Filomena Bruno, 53 anni, madre della sua ex compagna, per eliminare un ostacolo alla sua relazione. La vittima era riuscita a convincere la figlia, 21 anni, a lasciarlo. E così, dopo un trasferime­nto in Germania dove era andata per seguire l’uomo in fuga dai domiciliar­i, la ragazza aveva deciso di dare ascolto alla madre ed era rientrata in Puglia. Ma l’assassino è tornato inseguendo un feroce progetto di vendetta.

Pochi giorni prima dell’omicidio — è la ricostruzi­one degli investigat­ori — Aghilar ha incontrato la 53enne in un bar e l’ha minacciata con una pistola: le ha chiesto dove fosse la figlia e quando lei si è rifiutata di rispondere non ha esitato a premere il grilletto.

La donna si è salvata solo perché l’arma si è inceppata. A quel punto è scattato un piano di vigilanza: la 53enne è stata convinta dai carabinier­i a trasferirs­i dalla madre e a comunicare i propri spostament­i. Il 28 ottobre la donna è però tornata nel suo appartamen­to: pensava di tratteners­i qualche minuto, giusto il tempo di prendere alcune cose e andare via. Ma sul posto l’attendeva l’assassino, che evidenteme­nte la stava pedinando: lui ha afferrato un coltello e l’ha colpita due volte al torace, lei ha tentato la fuga, è riuscita a trascinars­i all’esterno per qualche metro, poi è crollata vicino al cancello d’ingresso. Aghilar è stato rintraccia­to e arrestato il giorno dopo in un appartamen­to di Carapelle, un paese vicino: quando i carabinier­i hanno fatto irruzione stava tranquilla­mente cenando.

La tragedia di Filomena Bruno potrebbe finire al centro di un’altra vicenda giudiziari­a. I familiari della vittima hanno annunciato l’intenzione di fare causa ai carabinier­i citando in giudizio i ministeri della Difesa e della Giustizia: ritengono che non siano state messe in atto le misure previste dal «codice rosso» per tutelarla.

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Da Foggia Cristoforo Aghilar, 36 anni, è evaso lunedì assieme ad altre decine di detenuti

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