Ecco le cure (non chirurgiche) per i calcoli
Sul «Corriere Salute» in edicola gratis domani, focus anche su anoressia e prostatite
Dolorosissimi e molto frequenti i calcoli ai reni e al fegato possono formarsi per predisposizione genetica ma anche per scelte alimentari sbagliate. Questi «sassolini» sono responsabili di dolorose coliche, addirittura più insopportabili delle contrazioni del parto. La buona notizia è che per liberarsene (nel modo più indolore possibile) non è sempre necessaria la chirurgia. Il trattamento di solito consiste in antidolorifici e rilassanti dell’uretra che aiutano a espellerli per vie naturali. Si parla di calcoli nelle quattro pagine di dossier dell’inserto Corriere Salute in edicola gratis con il Corriere della
Sera giovedì 12 marzo. Bere poco è la prima cattiva abitudine che favorisce i calcoli: bastano periodi di scarsa idratazione perché si sviluppino. Infatti in estate le coliche renali sono più frequenti. La dieta giusta per fermare le «pietruzze» è quella mediterranea, guardandosi dall’esagerare con le bevande zuccherate.
Si parla anche di anoressia, un disturbo che non nasce per forza in famiglia. È un problema troppo complesso per avere una sola causa. Un ruolo forte lo giocano perfezionismo, ansia, depressione.
In Italia si impiantano circa 80 mila protesi al ginocchio ogni anno, soprattutto negli anziani. La causa principale? L’artrosi. L’operazione è però indicata quando la qualità della vita è compromessa e nell’inserto sono indicate le varie procedure a disposizione. L’infografica è dedicata alla prostatite: nel corso della vita ne soffre quasi un uomo su due. Si tratta di un’infiammazione alla prostata provocata nella maggior parte dei casi da batteri intestinali. Di solito si risolve senza strascichi ma alcune forme croniche possono essere m fastidiose.
Si parla anche di papilloma virus: il virus Hpv si trasmette soprattutto per via sessuale e alcuni suoi ceppi, nel tempo, possono favorire i tumori della cervice uterina e non solo. L’uso del profilattico durante i rapporti può ridurre il rischio di contagio, ma non eliminarlo. La buona notizia è che esiste un vaccino ed è gratuito per i dodicenni. L’intervista al figlio di Jerry Lewis racconta quanto il celebre comico scomparso nel 2017 ha utilizzato la propria popolarità per sostenere importanti progetti legati alla salute. Nella sezione ehealth si parla delle trecentomila app dedicate alla salute (ma quasi tutte inutili). Chiudono l’inserto le domande dei lettori ai nostri esperti.