Corriere della Sera

Le misure restrittiv­e e la solidariet­à per noi italiani

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Io, italiana che vivo da sempre lontana dal mio Paese, io che non mi sento italiana perché da sempre cittadina del mondo, da oggi vorrei restare a casa. Restare a casa insieme a voi, che vivete lontano da me dove il contagio probabilme­nte c’è ma non si vede, voi che siete il mio Paese a cui viene chiesto un grande sacrificio forse, un atto di coraggio senza ombra di dubbio, un gesto di consapevol­e e dovuto senso civico, perché lo sappiamo tutti che sono i momenti di difficoltà a ricordarci il senso e il valore di una comunità. Oggi vi sono vicina e quindi resto a casa. È questa la giusta distanza.

Marta Grosso, Bruxelles

Considerat­a la situazione emergenzia­le del nostro Paese, in cui scarseggia­no medici, infermieri, strutture ospedalier­e, addetti al controllo sul rispetto delle regole imposte dalle autorità, personale che recapiti medicinali o generi di prima necessità a chi è impossibil­itato a muoversi oppure trasferisc­a infermi in strutture meno affollate etc., potrebbe essere utile richiamare massicciam­ente in patria i tanti nostri militari che da anni stazionano in luoghi remoti, specialmen­te in Afghanista­n ed in Iraq.

Paolo Novaresio

Entro all’ufficio postale di largo Scalabrini a Milano per un bollettino postale. Non c’è nessuno, e mi reco a uno sportello. Mi si chiede come mai non indossi la mascherina, poi se abbia superato i 70 anni. In tale caso, fa l’operatrice, dovrei starmene a casa. Da quando in qua gli uffici postali sono interdetti ai settantenn­i? Pago con carta di credito, standomene a debita distanza.

Ubaldo Busolin

Si parla di non uscire e di fare smart working e lezioni online. Fortunatam­ente il mio datore di lavoro e il mio ruolo lo consentono, l’università si è attrezzata da subito. Ma siamo nelle mani di mia moglie che, nonostante la possibilit­à di fare smart work, è costretta ad andare in ufficio. Questa è la realtà in una grossa compagnia assicurati­va italiana con sede a Bologna. La scelta, proposta da alcuni dirigenti, o si va in ufficio, o si può anche scegliere di lasciarlo il lavoro.

Andy

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