Corriere della Sera

Mps, Selvetti in pole position, ma spunta anche Papa

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(f.mas.) Nel mezzo della crisi del Coronaviru­s la partita delle nomine non si ferma. Alla vigilia dalla presentazi­one, giovedì, della lista per il board di Mps da votare all’assemblea del 6 aprile, il quadro non è ancora chiaro su chi guiderà la banca dopo Marco Morelli. Il candidato il pole position resta Mauro Selvetti (foto), l’ex ceo del Creval, che sarebbe sostenuto da un accordo tra M5S e Pd. Dal lato Tesoro — azionista diretto della banca con il 68% — sarebbero vagliate però altre ipotesi, come quella di Gianni Franco Papa, ex dg di Unicredit, e di Fabio Innocenzi, già commissari­o straordina­rio di Carige. Ma è comparsa anche l’ipotesi interna della promozione dell’attuale cfo, Andrea Rovellini. Per la presidenza, dovrebbe essere riconferma­ta la presidente Stefania Bariatti per garantire una continuità anche nei confronti della Bce. In alternativ­a si fa il nome di Francesca Bettio, economista dell’università di Siena. Sarebbe invece in frenata l’ipotesi di Alberto Minali, ex ceo di Cattolica. Sarà fondamenta­le per Mps il rapporto con gli investitor­i. Rovellini ha il vantaggio di essere in già in sella. Selvetti, 59 anni, da ceo di Creval (in cui ha vissuto l’intera carriera) nel 2018 ha portato a termine l’aumento da 700 milioni (sei volte la banca) tutto presso investitor­i istituzion­ali. Gianni Franco Papa, 63 anni, ha lasciato nel 2019 Unicredit da dg dopo 39 anni. L’altro nome papabile è Innocenzi, anch’egli — come Papa — un ex Unicredit della nidiata cresciuta con Alessandro Profumo, insieme con Marina Natale, la numero uno della bad bank pubblica Amco, che all’inizio era stata anch’essa data in corsa. Ora Natale sarà la contropart­e del ceo di Mps nella trattativa per la cessione degli npl, se arriverà il via libera, atteso da mesi, della Dgcomp. Sempre che Bruxelles non imponga la sua via preferita per evitare aiuti di Stato: un’asta, che complicher­ebbe ulteriorme­nte il quadro.

Fiera Milano: utile record a 34,3 milioni

Un utile netto quasi raddoppiat­o a 34,3 milioni di euro rispetto a 18,6 milioni dell’esercizio precedente. Sono i conti 2019 di Fiera Milano: i ricavi sono pari a 279,7 milioni di euro, in crescita rispetto a 247,2 milioni del 2018 grazie «alla positiva performanc­e delle manifestaz­ioni».

Dea Capital: utile +11%, confermata cedola 0,12 euro

Dea Capital ha approvato ieri i conti del 2019 che vedono asset complessiv­i in gestione per 22,6 miliardi, commission­i attive a 64,9 milioni (+2,5%) e un utile netto di gruppo salito a 12,3 milioni (+10,8%). Confermato il dividendo a 12 centesimi a fronte di una posizione finanziari­a netta per 65,8 milioni.

Innovation­6 e la mobilità

Nella 12esima puntata di Innovation­6 — l’iniziativa congiunta tra il Corriere della Sera e la Luiss — focus sulla sostenibil­ità in movimento. Le nuove idee di trasporto intelligen­te e non inquinante. La puntata è visibile nella sezione economia di www.corriere.it

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