Corriere della Sera

Il cattivo dei fornelli

Bastianich: «Divento aggressivo per combattere la timidezza Ma io sono sempre stato dolce»

- Chiara Maffiolett­i

Quando sua mamma Lidia cucinava per lui i piatti tipici italiani, Joe Bastianich pensava solo a una cosa: «Scappare prima che potevo per andare da qualche amico a mangiare hamburger e hot dog. Erano gli anni 70, venivo da una famiglia di migranti, povera. Non c’era niente di bello per me in quella tradizione». Come si cambia. E non solo perché poi Bastianich sulla tradizione enogastron­omica italiana ha costruito una fortuna, ma anche perché oggi l’imprendito­re-conduttore-musicista debutta con una nuova trasmissio­ne in cui la famiglia e i piatti tipici sono gli ingredient­i principali. Family Food Fight, al via domani, alle 21.15 su Sky Uno e Now Tv, è una sfida tra famiglie che gareggiano con le loro ricette di una volta. Giudici, Antonino Cannavacci­uolo, Bastianich e sua mamma Lidia.

Torna a occuparsi di cucina.

Il format

● «Family Food Fight» è il primo cooking show (prodotto da Endemol Shine Italy) in cui si sfidano ai fornelli delle famiglie in una gara basata sulla capacità di portare nel piatto la propria tradizione culinaria

● Lo show sarà in onda dal 12 marzo, ogni giovedì su Sky e Now tv. Il premio finale è di 100mila euro

Cosa l’ha convinta?

«Da sempre penso che la vera cucina italiana non sia nei ristoranti stellati ma nelle case in cui mamme e nonne sono ai fornelli. La cucina non è solo questione di tempi di cottura o altri tecnicismi: parla di emozioni e di famiglia. È una cosa più dolce, più bella».

C’è della tenerezza. Ma non era il cattivo della tv?

«Ma io sono sempre stato dolce... sicurament­e non sono un agnellino ma non credo di essere così cattivo. So che all’inizio della mia carriera in Italia potevo sembrarlo. Forse dietro quella “cattiveria” c’era un po’ di aggressivi­tà: il mio rimedio contro la timidezza».

E come mai era aggressivo?

«All’inizio non è stato facilissim­o cimentarmi in un ambito nuovo, in una lingua e in una cultura un po’ diversa. Certo, tra le mie virtù la pazienza scarseggia e sono molto esigente sul lavoro. Ma resto un tranquillo, non mi sento un cattivo. Non lo sono. Dovreste

vedere mia madre quante volte mi ha ripreso sul set di Family Food Fight».

Quindi il giudice severo era un po’ un personaggi­o?

«Era come mi sentivo in quel momento. Poi sì, possiamo dire che è diventato un personaggi­o... ma sono sempre stato me stesso. Credo che si veda bene la mia evoluzione in tv. Dal cattivo sono diventato un po’ lo psicologo, sempliceme­nte perché avevo preso più confidenza e superato in parte la mia timidezza».

Ora si trova sul set con sua mamma. È mai stata una presenza ingombrant­e?

«Non è stato facile crescere accanto a due donne italiane forti come mia madre e mia nonna. Io volevo rifuggire completame­nte dalle loro origini e tradizioni per essere un americano al cento per cento. Ero davvero un cretino, ma ricordo bene le sue sfuriate, da mamma italiana. Ancora oggi, a 50 anni passati, ho paura delle sberle di Lidia. Devo stare molto attento in pubblico, non si farebbe problemi a mollarmene una se deve».

La tv è ormai una parte importante della sua vita, vero?

«È una seconda carriera che mi piace molto. Amo l’aspetto creativo. Ho avuto la fortuna di scoprirlo a 40 anni e non me lo sarei mai aspettato dalla vita: era stato Gordon Ramsey a propormi di fare tv, nella prima edizione di Masterchef Usa. Ma non mi riguardo mai in tv: me lo ha consigliat­o proprio lui e l’ho preso alla lettera».

Le persone come si comportano quando la vedono?

«Negli Usa sono visto come un ristorator­e che fa anche lo showman. In Italia il contrario. Nei mei primi anni italiani ero intimorito, specie dalle donne che mentre si scattavano un selfie – spesso fatto dal marito – mi si avvinghiav­ano e palpavano senza vergogna».

Addirittur­a?

«Sono timido, l’ho detto. Ma anche simpatico, so fare tante cose... a parte per i miei figli che continuano a vedermi come il papà sfigato. Ma so che un giorno apprezzera­nno quello che sto cercando di insegnargl­i: che con il duro lavoro e la passione possono realizzare ciò che desiderano. Sono certo che non mi ringrazier­anno mai, proprio come ho fatto io con mio padre».

Cosa vorrebbe condurre ora in tv?

«Il mio prossimo sogno, da realizzare assolutame­nte è la conduzione di un late show in Italia… ci sto lavorando».

A 40 anni è arrivata la tv, a 50 si sta concentran­do sulla grande passione, la musica. Come si immagina a 60?

«Speriamo non morto».

Emozione

La cucina non è solo questione di tempi di cottura o altri tecnicismi: parla di emozioni

 ??  ?? Con la padella Joseph Bastianich, detto Joe, è nato negli Stati Uniti il 17 settembre 1968. Oltre che volto tv è un imprendito­re nel campo della ristorazio­ne e un musicista
Con la padella Joseph Bastianich, detto Joe, è nato negli Stati Uniti il 17 settembre 1968. Oltre che volto tv è un imprendito­re nel campo della ristorazio­ne e un musicista
 ??  ?? I tre giudici
Da sinistra Joe Bastianich, la mamma Lidia e Antonino Cannavacci­uolo: i giudici di «Family Food Fight»
I tre giudici Da sinistra Joe Bastianich, la mamma Lidia e Antonino Cannavacci­uolo: i giudici di «Family Food Fight»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy