«Ben venga una novità» «Si rispetti la tradizione»
Fantacalcio, come si limita a bollarla qualche dirigente, o epilogo della stagione più sensato? L’ipotesi di contendersi il titolo di campione d’italia attraverso la strada dei playoff, soluzione discussa ieri nel Consiglio Federale a Roma, dà il via al dibattito. Se è il sistema adottato abitualmente in altri sport per assegnare lo scudetto, come nel basket e nel volley, o nello stesso calcio ma nelle serie inferiori, in A si tratterebbe di un inedito assoluto. Un calcio alla storia, un dribbling all’abitudine di premiare chi dopo la maratona di 38 partite arriva primo. Ma siccome mai come quest’anno, con il campionato sospeso fino al 3 aprile e il continuo propagarsi del virus, il rischio di non riuscire a disputare tutte le gare è reale, ecco che l’idea di appellarsi ai playoff e ai playout (per le retrocessioni) non è così avventurosa. «Stiamo vivendo un’esperienza assolutamente nuova a cui non eravamo preparati» rileva Arrigo Sacchi. «Per cui in questa circostanza anche le scelte devono essere
“nuove”. In linea di principio non mi pare un’idea sbagliata per provare a dare un senso all’attuale campionato». Del resto da anni la lotta scudetto non era così agguerrita, allargata addirittura a tre squadre. «Ma anche se fosse stata meno combattuta, occorre servire un finale al film» prosegue il tecnico del Milan degli Immortali. «Altrimenti non ci sarebbe il film. Qualora il virus ci impedisse di portare a termine il campionato in maniera regolare, i playoff sarebbero la soluzione più corta».
Dan Peterson, l’ex leggendario coach dell’olimpia Milano, applaude l’iniziativa. «In casi estremi, estremi rimedi. L’emergenza che stiamo attraversando è così inaspettata da indurmi a pensare che i playoff siano un ottimo provvedimento. Nel basket in Itajuventus lia iniziammo nel ‘77, fra curiosità e perplessità». Certo, ora mutuare dalla pallacanestro comportamenti che nel calcio costituirebbero una rivoluzione non sarebbe semplicissimo. «Magari qualcuno avrà qualcosa da eccepire, la
che ora è prima non sarebbe contenta» conviene Dan Peterson. «Ma una partita secca per assegnare il titolo in sé è molto interessante. Sono consapevole che rappresenterebbe un segnale di rottura con la tradizione, ma lotti
Arrigo Sacchi Può essere una soluzione utile e dare un finale al film
Dan Peterson
Casi estremi, estremi rimedi: emozionante una partita secca
Marcello Lippi
Preferisco una linea di pensiero in ossequio alla nostra storia