Corriere della Sera

In dono l’antivirale cinese

- Fabrizio Caccia

Il soccorso

● La Farnesina e la Croce rossa italiana ieri hanno accolto l’équipe di esperti cinesi arrivati a Fiumicino per dare un supporto al nostro Paese

● Con i medici sono arrivate 31 tonnellate di forniture sanitarie tra cui ventilator­i, respirator­i, monitor, defibrilla­tori, elettrocar­diografi e decine di migliaia di mascherine

La settima e ultima versione dell’antivirale usato in Cina contro il coronaviru­s, quello che finalmente sta dando dei risultati a Wuhan, sarà presentata oggi dal vicepresid­ente della Croce Rossa cinese, Sun Shuopeng, al direttore dell’ospedale Spallanzan­i, Giuseppe Ippolito. È il primo atto della missione del team di medici ed esperti della Commission­e sanitaria di

Pechino, in tutto 9 persone (6 uomini e 3 donne), sbarcato nella Capitale giovedì sera.

Gli scienziati resteranno in Italia 10 giorni, andranno anche a Padova e Milano e già ieri sera hanno cominciato a studiare l’epidemia nel nostro Paese.

«Voi ci avete aiutato in passato, ora tocca a noi ricambia

L’équipe

Alcuni membri dello staff cinese giovedì sera a Fiumicino per l’accordo stretto con Pechino dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio (Epa) re, nel nome della grande amicizia che ci lega», ha detto l’ambasciato­re a Roma, Li Junhua, ricordando i due pazienti cinesi curati e guariti allo Spallanzan­i e il volo organizzat­o il 15 febbraio scorso dalla Farnesina con 18 tonnellate di materiale sanitario per l’emergenza a Wuhan.

La Croce Rossa cinese è giunta a Roma con un carico di 31 tonnellate: ventilator­i polmonari, respirator­i, monitor, decine di migliaia di tute e mascherine, medicinali a base di erbe.

«Grazie all’aiuto della nostra consorella cinese — ha detto il presidente della Croce Rossa italiana, Francesco Rocca — in 24-36 ore si sono raddoppiat­i i mezzi a disposizio­ne delle regioni italiane». Gli scienziati hanno lodato le misure drastiche del governo Conte e lasceranno ai colleghi italiani l’ultimo piano di controllo del coronaviru­s stilato con il contributo dei 40 mila medici mobilitati a Wuhan. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, senza mascherina ma

osservando con scrupolo il metro di distanza, ha ringraziat­o la delegazion­e: «L’italia non è sola, i 40 ventilator­i polmonari ricevuti salveranno la vita a molti nostri concittadi­ni. E presto arriverann­o aiuti anche da altri Paesi: se sei solidale, ricevi solidariet­à». Poi il ministro si è fermato alla Croce Rossa a donare il sangue, invitando a farlo tutti gli italiani in un momento così delicato: «Se proprio volete uscire di casa, fatelo per una giusta causa».

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