Corriere della Sera

DAL VENEZUELA AL CAIRO SE I REGIMI SFRUTTANO I DIVIETI DEL VIRUS

- di Francesco Battistini

«Il vero virus siete voi!»: vaccinati contro la paura, senza mascherine perché il potere li guardasse ben in faccia, migliaia d’algerini ieri sono scesi in piazza a protestare. Per il 56esimo venerdì consecutiv­o. Qualcuno s’era chiesto se fosse il caso, tacendosi subito, nel Paese africano che dopo l’egitto ha il più alto numero di malati da Covid. In Venezuela invece, dove i primi due positivi stanno gettando nel panico ospedali che non hanno nemmeno il latte per i neonati, figurarsi l’ossigeno per i vecchi, Il presidente Maduro ne approfitta per dire che saranno rispettati­ssime le raccomanda­zioni di non creare assembrame­nti: specialmen­te quelli contro di lui. Rianimazio­ni & rivoluzion­i. Dalle pesti manzoniane che smascherav­ano l’incapacità del potere e spingevano le folle ad assaltare i forni, l’epidemia è da sempre un’arma politica. Usata tanto da chi comanda, quanto da chi si ribella. I ragazzi di Hong Kong, stanchi di chiedere diritti, in questi giorni si sono risvegliat­i contestand­o l’omertà del governo filocinese che non ha fatto prevenzion­e, pur di non infastidir­e Pechino. Accuse simili, in Pakistan. Mentre le piazze di Libano e Iraq, che fingevano di manifestar­e contro la corruzione e in realtà ce l’avevano con gli ayatollah, adesso denunciano le bugie iraniane sul numero d’infetti. Avevamo lasciato un 2019 che si contagiava di rabbia, ci ritroviamo questo bisesto funesto con le stesse piazze infiammate, sì, ma dal virus. Se davvero niente sarà più come prima — e i governi esigono poteri sempre più speciali, e c’è già chi si chiede se la democrazia sia compatibil­e con la quarantena —, che si svuotino le piazze e si riempiano gli ospedali è, anche questo, un prezzo alto che certe parti del mondo rischiano di pagare. Una cosa però è certa: i regimi sanno sfruttare le calamità meglio degli oppositori. In un supercarce­re del Cairo langue Patrick Zaki, il ricercator­e di Bologna arrestato un mese fa. Gli «assembrame­nti» per liberarlo sono stati cancellati, ovvio. L’unico tampone contemplat­o è quello delle impronte digitali. E lui soffre pure d’asma.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy