DAL VENEZUELA AL CAIRO SE I REGIMI SFRUTTANO I DIVIETI DEL VIRUS
«Il vero virus siete voi!»: vaccinati contro la paura, senza mascherine perché il potere li guardasse ben in faccia, migliaia d’algerini ieri sono scesi in piazza a protestare. Per il 56esimo venerdì consecutivo. Qualcuno s’era chiesto se fosse il caso, tacendosi subito, nel Paese africano che dopo l’egitto ha il più alto numero di malati da Covid. In Venezuela invece, dove i primi due positivi stanno gettando nel panico ospedali che non hanno nemmeno il latte per i neonati, figurarsi l’ossigeno per i vecchi, Il presidente Maduro ne approfitta per dire che saranno rispettatissime le raccomandazioni di non creare assembramenti: specialmente quelli contro di lui. Rianimazioni & rivoluzioni. Dalle pesti manzoniane che smascheravano l’incapacità del potere e spingevano le folle ad assaltare i forni, l’epidemia è da sempre un’arma politica. Usata tanto da chi comanda, quanto da chi si ribella. I ragazzi di Hong Kong, stanchi di chiedere diritti, in questi giorni si sono risvegliati contestando l’omertà del governo filocinese che non ha fatto prevenzione, pur di non infastidire Pechino. Accuse simili, in Pakistan. Mentre le piazze di Libano e Iraq, che fingevano di manifestare contro la corruzione e in realtà ce l’avevano con gli ayatollah, adesso denunciano le bugie iraniane sul numero d’infetti. Avevamo lasciato un 2019 che si contagiava di rabbia, ci ritroviamo questo bisesto funesto con le stesse piazze infiammate, sì, ma dal virus. Se davvero niente sarà più come prima — e i governi esigono poteri sempre più speciali, e c’è già chi si chiede se la democrazia sia compatibile con la quarantena —, che si svuotino le piazze e si riempiano gli ospedali è, anche questo, un prezzo alto che certe parti del mondo rischiano di pagare. Una cosa però è certa: i regimi sanno sfruttare le calamità meglio degli oppositori. In un supercarcere del Cairo langue Patrick Zaki, il ricercatore di Bologna arrestato un mese fa. Gli «assembramenti» per liberarlo sono stati cancellati, ovvio. L’unico tampone contemplato è quello delle impronte digitali. E lui soffre pure d’asma.