Corriere della Sera

- Monica Colombo Guido De Carolis

nale di Europa League al 24 giugno a Danzica e quella di Champions al 27 giugno a Istanbul. La Uefa, contraria a mini tornei e gare in turno secco per le coppe, poiché l’impatto economico sarebbe devastante, è decisa a giocare le andate e i ritorni di tutte le partite di Champions e Europa League mancanti. Vorrebbe

poi recuperare, nella prima settimana di giugno, i playoff di Euro 2020 e le amichevoli delle Nazionali, tra cui quelle dell’italia, comprimend­o il calendario il più possibile per terminare tutto entro il 30 giugno, così da non sforare a luglio e evitare di derogare ai contratti dei calciatori.

Poi c’è l’opzione peggiore: non riuscire a terminare la stagione. Se così fosse ogni Paese dovrebbe decidere che fare: assegnare o no il titolo, congelare la classifica, bloccare retrocessi­oni e promozioni. L’idea è comunque avere una sola stagione mozzata e non impattare sulla prossima.

L’uefa e le varie componenti si terranno in settimanal­e contatto tramite i vari gruppi di lavoro, ma un’altra riunione plenaria per fare il punto è in programma a metà aprile. Le proposte di calendario trovano abbastanza fredda la Lega serie A, terrorizza­ta dal non finire la stagione, poiché la perdita, tra mancati introiti e danni vari, si aggirerebb­e attorno ai 720 milioni, almeno secondo le prime provvisori­e stime. Riprendere comunque non sarà indolore, ma comporterà un rosso per i club di 200 milioni, una cifra negativa da dividere in parte con i calciatori, cui potrebbe venir chiesta una decurtazio­ne dello stipendio.

Tutto il caos impatta anche a livello internazio­nale. Va al 2021 anche la Copa America, mentre la Fifa ha fatto sapere che il Mondiale per Club slitterà tra fine 2021 e il 2023. Il presidente della Federcalci­o mondiale, Gianni Infantino, ha già preannunci­ato «modifiche sul trasferime­nto dei giocatori». Insomma anche il prossimo mercato sarà stravolto, come tutto il resto.

I danni

L’ipotesi di decurtare una parte di stipendio ai calciatori per attutire le perdite della serie A

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La Nazionale del c.t. Roberto Mancini avrebbe dovuto aprire Euro 2020 a Roma il 12 giugno contro la Turchia. La gara inaugurale è invece posticipat­a all’11 giugno 2021
(Ipp) L’esordio La Nazionale del c.t. Roberto Mancini avrebbe dovuto aprire Euro 2020 a Roma il 12 giugno contro la Turchia. La gara inaugurale è invece posticipat­a all’11 giugno 2021

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