Corriere della Sera

A Seattle e Londra già avviati i test

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Il nuovo coronaviru­s non scomparirà nel nulla. È una legge della natura. Ma l’umanità ha le capacità scientific­he per proteggers­i. Servono farmaci che curino i malati e un vaccino per immunizzar­ci dal Covid-19 in futuro. La ricerca si sta muovendo in tutto il mondo. Purtroppo non ci si può nascondere che ci sia un elemento nazionalis­ta in ogni campo del progresso tecnologic­o e anche il vaccino contro il coronaviru­s rischia di diventare terreno di competizio­ne geopolitic­a. In questa nuova corsa alle armi mediche di protezione di massa, Pechino ha annunciato che i ricercator­i dell’accademia militare delle scienze mediche sono già avanti e stanno reclutando volontari per i test clinici.

Prima di inorridirs­i per le «cavie umane», bisogna sapere che si tratta di una pratica comune e che anche in Gran Bretagna e Stati Uniti si sta seguendo la stessa strada. La Oxford University avvierà i test il prossimo mese. I laboratori hvivo a Londra hanno offerto 3.500 sterline ai cittadini disposti a collaborar­e. Hanno risposto in 20 mila. A Seattle lunedì il Kaiser Research Institute ha cominciato test di un vaccino sui volontari. «È una grande opportunit­à di rendermi utile», ha detto Jennifer Haller, 1

L’azienda biotecnolo­gica inglese hvivo ha cercato «cavie» per un vaccino: compenso, 3.500 sterline ciascuno. Hanno risposto in 20 mila. Test anche a Seattle al Kaiser Research Institute

La Ue sovvenzion­a la biotech tedesca 2

80 milioni di euro: è la somma offerta dalla Commission­e Ue alla tedesca Curevac per le ricerche. Pare che Donald Trump avesse offerto loro un miliardo per l’esclusiva sul vaccino

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