Corriere della Sera

«Noi farmacisti a rischio: dateci le mascherine»

- Alberto Fumagalli

Sono farmacista in un paese dell’entroterra di Savona. Le farmacie sono obbligate a fare servizio. I nostri clienti sono, per definizion­e, malati o parenti di malati. Svolgiamo il nostro lavoro con passione e profession­alità, ma lo dovremmo fare in presenza di tutti gli strumenti di protezione garantiti agli operatori sanitari. In particolar­e i Dpi, mascherine ad alta protezione che permettono un adeguato filtraggio dell’aria respirata. Il primo collega deceduto per contagio è un farmacista valdostano, ma ci sono altri contagiati. Le mascherine adatte sono, per noi, introvabil­i; addirittur­a, un’ordinanza del presidente della Regione Liguria impone alle farmacie che ne possedesse­ro di consegnarl­e agli ospedali affinché vengano utilizzate da medici e infermieri, perché sono più a rischio di noi. Questo è sicurament­e vero, ma anche noi rischiamo. Noi abbiamo (poche) mascherine chirurgich­e, che sappiamo inefficaci nella prevenzion­e, e le laviamo e rilaviamo perché non ne troviamo più. Noi chiediamo di sbloccare la situazione e di essere inseriti fra gli operatori sanitari riconosciu­ti a forte rischio.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy