Il premio «30 from 30» al miglior libro in inglese degli ultimi trent’anni
Un premio dedicato al miglior libro degli ultimi 30 anni. Si chiama «30 from 30» ed è organizzato dai British Book Awards, riconoscimenti letterari che ogni anno, dal 1990, incoronano gli autori più prestigiosi del panorama letterario in lingua inglese. La shortlist è composta da 10 dei 30 titoli vincitori delle passate edizioni, più un titolo «jolly», rimasto escluso dalle selezioni: si tratta di Le farò un po’ male (2017, edito in
Italia da Lastarìa Edizioni) di Adam Kay. Il vincitore di «30 from 30» verrà annunciato il 29 giugno alla cerimonia di premiazione della prossima edizione dei British Book Awards. Tra i titoli inclusi nella shortlist ci sono Harry Potter e la pietra filosofale (1997, Salani), romanzo di J. K. Rowling che ha aperto la fortunata saga di Harry Potter; Il codice da Vinci (2003, Mondadori) di Dan Brown; Il diario di Bridget Jones (1996, uscito sia per
Sonzogno che per Bur) di Helen Fielding; Denti bianchi (2000, Mondadori), opera d’esordio di Zadie Smith, e il libro vincitore dell’edizione 2019, Persone normali (2018, Einaudi) di Sally Rooney. «Questa shortlist mostra il potere duraturo dei libri e l’importanza di chi li scrive, di chi li pubblica e di chi li vende — spiega Philip Jones, presidente della giuria —. Ci ricorda il potere della parola scritta». (ma. b.)