Corriere della Sera

Tre piani per i Giochi

Riunioni, vertici con l’oms per salvare Tokyo 2020: la lotta di Bach contro il virus Le soluzioni( A, Be C) del Ci o per il 2020 Via il 24 luglio, missione quasi impossibil­e Si studia il rinvio alla data dei Paralimpic­i Suggestiva l’ipotesi di ottobre co

- Daniele Dallera

Al quarto piano ci sono tre piani. Al quarto piano della rinnovata Maison Olympique sulle rive del Lago Lemano lavora e governa Thomas Bach, il presidente del Comitato Olimpico internazio­nale. I 3 piani, A, B e C, sono nelle sue mani. Il pensiero è fisso: l’olimpiade è da farsi a Tokyo nel 2020, 24 luglio-9 agosto. Troppo presto. Il coronaviru­s che sta impestando il mondo si sta rivelando un drammatico ostacolo. Ogni mattina alle 7.40 una task force si riunisce in videoconfe­renza per esaminare dati, numeri, statistich­e e ogni dettaglio utile per capire e prevedere l’evolversi della maledetta pandemia. Ne fanno parte i più alti funzionari del Cio, dell’organizzaz­ione Mondiale della Sanità (che ha sede a Ginevra, quindi vicina di casa dell’ente a cinque cerchi), il Comitato di Tokyo 2020 e il governo giapponese. Ma tutto questo rischia di non bastare. È una corsa contro il tempo: mancano 125 giorni, 18 settimane (come amano scandire quelli della task force)...

Poche? Tante? Sufficient­i? Nessuno oggi lo sa. Bach è stato un campione olimpico (ha vinto l’oro nella scherma a Montreal ’76) e quindi più di tanti altri dirigenti conosce l’umore degli atleti. Il Cio sa bene che può ancora reggere qualche settimana all’onda d’urto mediatica delle pressioni (ma anche delle speculazio­ni finanziari­e...) che spingono per il rinvio, ma prima o poi anche per il presidente e i suoi collaborat­ori ar

Task force anti virus Ogni mattina una task force in collegamen­to col Giappone affronta l’emergenza Covid-19

riverà l’ora della decisione. Piano A, piano B o piano C?

Piano A

I Giochi si svolgono regolarmen­te nelle date prestabili­te. Apertura il 24 luglio, nel nuovo Stadio Olimpico, finito di costruire pochi mesi fa sulle ceneri del vecchio Stadio, quello dei Giochi del 1964, magari dopo aver reso il Giappone «virus free», cioè senza più contaminaz­ioni. È un obiettivo impegnativ­o, forse un sogno irrealizza­bile, ma il popolo nipponico, tenace, ci sta provando. Il villaggio olimpico viene vissuto giustament­e dagli scienziati come un incubo, un luogo favorevoli­ssimo ai contagi. Per questo

si valutano altre soluzioni, studiate nei minimi particolar­i.

Piano B

La quella prima di sfruttare alternativ­a la sarebbe finestra delle Paralimpia­di per far disputare le Olimpiadi. I Giochi Paralimpic­i sono in calendario dal 25 agosto al 6 settembre, un mese dopo i Giochi. Mettendo le Olimpiadi al posto delle Paralimpia­di si dovrebbe anticipare l’apertura di 4 giorni (venerdì 21 agosto) e finire sempre il 6 settembre. Fonti pensare asiatiche che questa inducono soluzione a sarebbe sponsorizz­ata dal governo giapponese che avrebbe un mese di tempo in più per «bonificare» le aree olimpiche, garantireb­be agli atleti una maggiore sicurezza in termini di salute e non provochere­bbe scombussol­amenti organizzat­ivi visto che quella fascia temporale sarebbe già stata occupata (in condizioni normali) dalle Paralimpia­di che si disputereb­bero dal 22 settembre al 4 ottobre.

Piano C

È l’alternativ­a più suggestiva e romantica: spostare la data di inizio dei Giochi esattament­e nel periodo nel quale si svolse l’altra edizione, nel 1964. Cinquantas­ei anni fa Tokyo celebrò la sua Olimpiade dal 10 al 24 ottobre. Stavolta si potrebbero fare da venerdì 9 a domenica 25 ottobre (solo perché in questo mezzo secolo il programma è cambiato e servono due giorni in più). La prima conseguenz­a di questa soluzione sarebbe riportare le gare di marcia e maratona da Sapporo a Tokyo. Climaticam­ente un periodo gradevole, ideale per tutti, la capitale potrebbe riacquista­re anche quella parte dei Giochi che era stata dirottata nella più fresca isola di Hokkaido dal Cio, contro il volere dello stesso sindaco di Tokyo. Ovviamente ogni piano ha i suoi pro e i contro. Che cosa ne pensano il calcio e la Nba di basket? Rilasceran­no i giocatori in quel periodo? Se necessario, il Cio (ma anche le television­i, a cominciare dall’americana Nbc, e i grandi sponsor olimpici) ha buoni sistemi per fare opera di convinzion­e. E al quarto piano della Maison Olympique si continua a studiare, monitorare, mediare. I Giochi devono essere fatti nel 2020: è la missione del Cio, con buona pace di chi strilla. Ma la salute, di tutti, viene prima, anche per il Cio.

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 ??  ?? In Giappone Il sacro fuoco di Olimpia è arrivato ieri in Giappone con un volo speciale: i fan si fanno selfie con la fiamma (Getty Images, Epa)
In Giappone Il sacro fuoco di Olimpia è arrivato ieri in Giappone con un volo speciale: i fan si fanno selfie con la fiamma (Getty Images, Epa)
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