IL CASO
MILANO Il virus colpisce al cuore della difesa lombarda. Guido Bertolaso è positivo e costretto all’isolamento. L’ex capo della Protezione civile, chiamato dal governatore Attilio Fontana per condurre l’operazione «alla cinese» di realizzare in pochi giorni un ospedale alla Fiera di Milano, è ora recluso tra quattro mura, lontano dal cantiere dal quale si attende una svolta. Ma il progetto non si ferma. «Sono positivo al Covid-19 — annuncia lo stesso Bertolaso via Facebook —. Quando ho accettato questo incarico sapevo quali fossero i rischi a cui andavo incontro, ma non potevo non rispondere alla chiamata per il mio Paese. Ho qualche linea di febbre, nessun altro sintomo al momento. Sia io che i miei collaboratori più stretti siamo in isolamento e rispetteremo il periodo di quarantena. Continuerò a seguire i lavori dell’ospedale Fiera e coordinerò i lavori nelle Marche. Vincerò anche questa battaglia».
Quando piomba a Palazzo Lombardia la notizia semina un momento di sconcerto. I pensieri vanno ai lavori in corso nei padiglioni della Fiera per dare all’affaticata rete sa
Guido Bertolaso, 70 anni, consulente della Lombardia per l’ospedale alla ex Fiera di Milano nitaria lombarda altri 300 preziosi posti letto per terapia intensiva, e all’uomo chiamato per realizzarla. Visibilmente dispiaciuto il presidente Fontana, che però assicura che il progetto andrà avanti: «Io non torno in quarantena, non ho avuto nessun contatto stretto, l’ho visto solo domenica alla Fiera e siamo stati vicini per meno di due minuti».
Dopo qualche ora cadono anche i pochi dubbi sulla possibilità di arrivare al traguardo del nuovo ospedale. Anche se, come Bertolaso, pure tre dei suoi collaboratori saranno costretti alla quarantena, il progetto è ormai incardinato. Lui seguirà a distanza i lavori e sul campo potrà contare sulla supervisione di un altro uomo di fiducia: Gerardo Solaro del Borgo, presidente del Cisom, il Corpo italiano di soccorso dell’ordine di Malta. Sia la Regione sia la Fondazione Fiera assicurano che entro il fine settimana, forse già tra venerdì e sabato, i primi trenta posti letto saranno pronti ad accogliere i pazienti.
Nel frattempo, tuttavia, la notizia della positività al virus di Guido Bertolaso provoca ripercussioni anche nelle Marche, dove l’ex capo della Protezione civile era andato 24 ore prima a valutare l’opportunità di creare un’analoga struttura da cento posti letto. Il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha dovuto mettersi in isolamento volontario per precauzione. «Lavorerò dalla stanza di mio figlio», assicura. Quarantena anche per il presidente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo e per quello del porto di Ancona, Rodolfo Giampieri, che hanno accompagnato Bertolaso durante il sopralluogo.