Attenti alle «verità» tutte da verificare
«Un sacco di gente che mi ha contattato (mi hanno pure mandato i video della nonna, poverini) mi ha detto: “Guarda, magari non si farà niente ma questo tuo video ci ha portato a dormir meglio la notte perché ci ha dato una speranza”». Ma certo, lo stesso Cristiano Aresu, ammette in un’intervista su Youtube a Davide Sivad di «Gam vita, l’universo e tutto quanto», che sì, in momenti durissimi come questi distribuire speranze così come ha fatto lui, lanciando un video da Tokyo in cui diceva giorni fa che i giapponesi prima preoccupati ora stanno bene perché «si sono resi conto da qualche settimana che l’avigan cura il 90% dei casi del coronavirus» (testuale), può esser un annuncio «a doppio taglio». Ma che male avrà mai fatto lui, assicurando che l’«a-vegan» (come sottolinea scandendo le sillabe) «funziona alla grande» al punto che «la gente ha ripreso a vivere… Si è tolta le mascherine… Le mamme passeggiano con i loro bambini» e così via? Udite, popolo: «Io vi porto le prove, vi porto i video, continuerò a farne, poi sta a voi informarvi tanto quello che dico io può essere vero come non vero». Lui vuol solo «far conoscere la verità».chi gliel’ha rivelata? Un’infermiera di Tokyo… Perché gli italiani non ne sanno niente? «L’aifa sta palleggiando un po’ con questa questione perché ha fiutato l’affare economico che ci sarebbe. Se ci pensate: chi prenderà in mano questo affare diventerà in pochissimo tempo miliardario». Insomma, il «solito gioco di marchette, mazzette e cose varie».
Ma come, ha subito corretto Pio D’emilia su Skytg24 da Tokyo: il farmaco è stato ritirato dal commercio in Giappone e non si produce più perché ha mostrato di avere gravi effetti collaterali come le malformazioni nei feti e «manie depressive fino al suicidio»! Il portavoce della casa farmaceutica Fujifilm, Chiaki Hasegawa, ha confermato all’agenzia Dire: «I test di cui si parla riguardano la versione cinese di questo farmaco e non ci sono ancora sufficienti sperimentazioni su pazienti non giapponesi». Insomma è il caso, su un tema così angosciante, di spacciare «verità» tutte da verificare? Tanto più se non si sottolineano insieme le controindicazioni riscontrate? Nota a margine: tra scienziati e studiosi si è inserito Red Ronnie…