Corriere della Sera

E scrive al Nord: pagate un prezzo troppo alto, tornerete forti

- Cesare Zapperi

«Tutta l’italia in queste settimane sta combattend­o contro il coronaviru­s. La prova più difficile dal dopoguerra. Soprattutt­o il Nord — in particolar­e la Lombardia, il Piemonte, il Veneto e l’emilia Romagna — oggi, sta pagando un prezzo carissimo, troppo alto». Nelle stesse ore in cui interviene in Parlamento, Giuseppe Conte invia ai direttori dei quotidiani locali delle regioni più colpite dal virus una lettera aperta per cercare di far arrivare ai loro lettori la vicinanza del governo e per spiegare cosa intende fare per combattere l’epidemia ed evitare che si trasformi anche in una drammatica crisi economica .«voglio essere onesto, come lo sono sempre stato dal primo giorno di questa emergenza — scrive il presidente del Consiglio — è ancora presto per dire quando ne usciremo. Quello che ora dobbiamo fare tutti, nessuno escluso, è continuare a rispettare le regole, con pazienza, responsabi­lità e fiducia». Il pensiero poi corre a chi sta in prima linea, medici e infermieri anzitutto. Conte ne elogia lo spirito di sacrificio e l’umanità. «Non ci sfuggono le condizioni di difficoltà in cui operano, non le abbiamo mai ignorate, e non intendiamo girare lo sguardo dall’altra parte». E annuncia che nelle prossime ore arriverann­o i rinforzi. Il premier assicura che saranno dati più mezzi e risorse alle strutture sanitarie esistenti e ne verranno create di nuove. «A Bergamo a breve sarà operativo l’ospedale da campo dell’associazio­ne Alpini» cita come esempio. E poi c’è il tema della creazione di posti di terapia intensiva: «In Emilia Romagna, Veneto e Piemonte dall’inizio dell’emergenza ad oggi siamo riusciti a incrementa­re i posti di terapia intensiva rispettiva­mente del 141%, del 167% e del 135%». Molto si è fatto, sostiene il presidente del Consiglio, è molto si farà in collaboraz­ione con i sindaci. «Ai loro ho rivolto un sincero ringraziam­ento per tutti coloro che con il proprio lavoro stanno garantendo i beni e i servizi essenziali per la nostra comunità: gli operai, i cassieri e le cassiere dei supermerca­ti, gli autotraspo­rtatori, i farmacisti, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco». Infine, una promessa: «Interverre­mo con misure straordina­rie di rilancio dell’economia, utilizzere­mo tutti gli strumenti utili a sostegno delle imprese, delle famiglie, dei lavoratori anche autonomi, e di tutti i settori di attività più colpiti. Affinché alla fine di questa emergenza tutta l’italia, e con essa il Nord, motore propulsivo del Paese, possa tornare più forte di prima».

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