Dai lettori oltre 1,5 milioni di aiuti
Ivan Mauri (30/9/195024/3/2020). Vincenza Amato (22/5/195424/3/2020). Gaetano Autore (12/12/1951-25/3/2020). Sono gli ultimi tre medici morti sul lavoro per coronavirus. Prima di loro, altri 28. L’elenco, in ordine cronologico di decesso, dice soltanto i loro nomi. Una dolente litania che non racconta cosa ci sia stato dentro quelle vite. Qualcuno lo farà. Ora è più urgente parlare della loro morte. Come quella di Marcello Natali, medico di famiglia come suo padre Mario. Aveva visitato decine e decine di pazienti suoi, ma anche di colleghi in quarantena. Agli ex compagni di liceo aveva affidato, via Whatsapp, l’intima confessione della sua positività al tampone. L’ultimo sms, per i colleghi, è stato maledettamente clinico: «Non vado bene, desaturo parecchio, in mascherina con 12 litri di ossigeno arrivo a 85. Prevedo un tubo nel breve termine». Così muore un medico. Anche per evitare che si allunghi la Spoon River degli operatori sanitari, tutti possiamo fare qualcosa.
E già è stato fatto molto: ieri la sottoscrizione ha raggiunto 1.511.421,65 euro. Semplicemente grazie. Corriere della Sera, La 7 e La Gazzetta dello Sport hanno promosso la raccolta fondi «Un aiuto contro il coronavirus», destinata all’acquisto di attrezzature mediche: qui a sinistra l’iban per le donazioni.