«Qui mancano uomini e mezzi Io costretta a decidere rischiamo di non reggere»
La governatrice Santelli: «La sanità viene da 10 anni di commissariamento. Non possiamo permetterci che esploda l’epidemia, non potremmo affrontarla»
è sottoposta ad un piano di rientro, ha carenze di strutture e personale. Non possiamo sbagliare. Per questo cerco di seguire i modelli giusti».
E sarebbero?
«Il Veneto, che ha avuto un approccio territoriale stretto, meno la Lombardia, dove il contagio si è diffuso anche attraverso gli ospedali. Per questo ho cercato di chiudere ogni possibile fonte di contagio. E subito le scuole. Sbagliavo? Non mi pare: mi fecero ritirare l’ordinanza, ma 5 giorni dopo Conte, guarda caso, lo ha deciso per tutta Italia…».
Ma lei fa tutto senza confrontarsi?
«Devo farlo. Tre giorni sul territorio possono essere vitali per chi come noi fa i salti mortali per attrezzare gli ospedali, ma sta ancora aspettando i macchinari da Roma. Noi governatori siamo stati costretti a muoverci. La notte del primo decreto che “chiudeva” il Nord, ha portato 25.000 persone qui, tutti possibili contagi per noi insostenibili. Lo capisce il governo che i tentennamenti hanno effetti a catena?».
Ce l’ha con tutti?
«No, con alcuni il rapporto è ottimo. Con il ministro Speranza, con il ministro Lamorgese: con lei siamo riusciti in gran parte a risolvere l’emergenza a Villa San Giovanni, dove molte persone erano bloccate. Semmai andrebbe più coinvolto il ministero dell’interno, che ha i prefetti sul
Ho chiuso le scuole prima degli altri. Mi fecero ritirare l’ordinanza, ma 5 giorni dopo il premier, guarda caso, lo ha deciso per tutta Italia
Governatrice Jole Santelli, 51 anni, presidente della Regione Calabria dal 15 febbraio e deputata di Forza Italia
territorio, che può gestire la polizia. E servirebbe anche l’uso dell’esercito».
E la Calabria «chiusa»?
«Quando sabato notte Conte ha annunciato che avrebbero chiuso le fabbriche, ho avuto una crisi isterica: ho fatto un’ordinanza all’una e mezza, alle 7 ho chiamato i colleghi Bardi (Basilicata) e Emiliano (Puglia), il rischio era massimo. Non si poteva aspettare. Sia chiaro: voglio che qui arrivino mascherine, tute, dispositivi sanitari, non mi importa se un collega è del Pd o di FI, non esistono alleanze, solo esigenze. Uguali per tutti, e noi governatori lo sappiamo».