Putin chiude paga le ferie e rimanda anche il voto
MOSCA Anche la Russia chiude, sia pure molto parzialmente. È stato Vladimir Putin ad annunciare che da sabato tutti i lavoratori saranno messi in ferie pagate per una settimana, esclusi gli addetti ai settori strategici. Viene anche rinviato il referendum che si sarebbe dovuto tenere il 22 aprile sulle riforme costituzionali che permetteranno allo stesso presidente di rimanere in carica (se verrà rieletto) fino al 2036. «La salute, la vita e la sicurezza delle persone hanno la priorità assoluta», ha detto il presidente. Martedì Putin era andato a visitare un ospedale con malati di coronavirus indossando una tuta gialla molto visibile che aveva scatenato commenti ironici sul web. Ieri ha invitato i suoi concittadini a prendere molto seriamente l’epidemia: «Credetemi, la cosa più sicura che potete fare in questo momento è stare a casa. Dovete prendervi cura di voi stessi, dei vostri familiari e dovete mostrare disciplina e responsabilità».per la verità, sui vari social migliaia di russi hanno subito espresso il proposito di raggiungere le dacie, magari organizzando grigliate. Proprio quello che le autorità non vorrebbero.in Russia il Covid-19 è arrivato in ritardo, ma ora l’infezione sta accelerando: 163 nuovi casi in 24 ore, con un totale di 658. Si sono registrati anche i primi due decessi. Il sindaco di Mosca Sergej Sobyanin ha detto a Putin che il basso numero dei contagiati potrebbe essere dovuto ai pochi tamponi fatti nel Paese. E il primario che ha incontrato Putin in ospedale ha dichiarato che la Russia si deve preparare anche a «uno scenario italiano». Il presidente ha annunciato diverse misure a sostegno dell’economia, già pesantemente colpita dal calo del prezzo di petrolio e gas. Ci saranno sgravi fiscali per aziende e individui, con il congelamento dei mutui e dei fallimenti. Per finanziare queste misure, viene innalzato il prelievo sui trasferimenti all’estero di interessi e dividendi e viene introdotta una tassa del 13 per cento sugli interessi derivanti.