Corriere della Sera

Via libera alla maturità «light» Tutti i commissari saranno interni

Gli studenti saranno valutati dai loro insegnanti e un presidente esterno. Due le ipotesi allo studio per il secondo scritto: prova semplifica­ta o soppressa

- Gianna Fregonara

È possibile che anche l’italia alla fine scelga il modello anglosasso­ne e rinunci per il 2020 all’esame di Maturità come hanno fatto finora inglesi e olandesi e come avverrà per l’internatio­nal Baccalaure­ate che è stato cancellato? La ministra Lucia Azzolina per ora è orientata su un’altra strada, quella di mantenere l’esame di Stato, anche se in una versione più leggera e facilitata, adatta all’emergenza. E a questo lavorerà nelle prossime settimane, a meno che l’emergenza duri tanto a lungo da imporre la chiusura anche delle scuole fino a settembre.

Oggi intanto c’è il primo passo ufficiale di rimodulazi­one dell’esame. L’occasione per annunciare quello che ha già deciso da giorni, la ministra Azzolina ce l’ha nel question time al Senato: nelle commission­i d’esame non ci saranno i tre commissari esterni, provenient­i da altre scuole e altre città, ma sei commissari interni e un presidente esterno. A giudicare i cinquecent­omila maturandi saranno i professori delle loro classi, ognuno i suoi studenti, guidati da un collega esterno. Un bel sospiro di sollievo per i maturandi che si stanno preparando ad un esame tanto incerto quanto il periodo attuale.

La decisione di passare a commission­i interne per l’esame — come avviene già per l’esame di terza media — è la risposta ad una richiesta che avevano fatto le associazio­ni degli studenti. Ma è anche un modo per evitare spostament­i prolungati di professori in giro per l’italia a coprire i posti nelle oltre 13 mila commission­i d’esame e finisce per essere anche un risparmio per i conti dello Stato. Resta aperta invece la questione dell’ammissione all’esame. Le associazio­ni degli studenti vorrebbero che ci fosse per tutti , visto che la valutazion­e del secondo quadrimest­re — per quanto il ministero abbia chiesto ai professori di dare i voti anche per le lezioni online — sarà meno completa del solito.

Per disegnare l’esame di Maturità, ha spiegato la ministra Azzolina «stiamo lavorando su più piani d’azione in base a diversi scenari legati alla data di riapertura delle scuole». Intanto è atteso il parere degli esperti del ministero della Salute per capire quando si potrà tornare in classe. Si saprà a giorni: la decisione già presa dalla Lombardia di chiudere fino al 15 aprile sembra superata. Si pensa ad un rinvio di almeno un mese, fino al 3 maggio, data che però potrebbe essere un passaggio verso un’ulteriore chiusura. Per questo, al ministero stanno studiando anche come è possibile rimodulare la seconda prova, che è quella di indirizzo. Sarà più semplice se si tornerà a scuola a maggio, potrebbe anche essere soppressa se non si tornasse prima di giugno. Intanto sono di fatto già venuti meno altri due requisiti dell’esame: le prove Invalsi e l’alternanza scuola-lavoro.

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