Corriere della Sera

Federalime­ntare: gli scaffali non si svuoterann­o

La filiera dai campi ai supermerca­ti garantisce l’approvvigi­onamento. Scorte di un mese

- Michelange­lo Borrillo

Se la prima linea della battaglia al coronaviru­s è negli ospedali, l’immediata retrovia è nei supermerca­ti. Ma per ora l’approvvigi­onamento è garantito. «L’industria alimentare italiana è in grado di assicurare il rifornimen­to degli scaffali dei supermerca­ti — spiega Ivano Vacondio, presidente di Federalime­ntare — perché le aziende stanno continuand­o a produrre, nonostante qualche assenza di personale. Inoltre, il 75% delle materie prime utilizzate è Made in Italy, e quindi qualche difficoltà potrebbe manifestar­si nel medio termine solo sul restante 25%, dal settore cerealicol­o a quello zootecnico. Ma per questo ci sono le scorte, che mediamente sono di un mese».

Messaggio rassicuran­te anche dalla cooperazio­ne agroalimen­tare, che detiene il 25% della produzione alimentare del Paese. «Le scorte ci sono — spiega Giorgio Mercuri, presidente di Alleanza cooperativ­e agroalimen­tari — e le strutture di lavorazion­e e trasformaz­ione delle cooperativ­e non hanno mai smesso di lavorare. Per i prodotti freschi stiamo cercando di rispondere agli ordinativi nonostante per la raccolta nei campi ci siano difficoltà per mancanza di personale». Rischio evidenziat­o anche dalla Coldiretti, in particolar­e per gli stranieri. «La soluzione — per il presidente di Cia-agricoltor­i Italiani, Dino Scanavino — è da ricercare in strumenti agili per le prossime campagne di raccolta, meccanismi veloci per aiutare le aziende ad assumere lavoratori». Per Confagrico­ltura, comunque, gli agricoltor­i italiani sono in grado di garantire cibo per tutti: da qui la raccomanda­zione del presidente Massimilia­no Giansanti a non comprare in eccesso per evitare inutili sprechi. Per l’ufficio studi di Confagrico­ltura i cibi maggiormen­te acquistati sono quelli a lunga scadenza — riso (+33%), pasta (25%), scatolame (+29%), derivati del pomodoro (+22%) — per cui le industrie conservier­e hanno modificato il programma di consegne, aumentando del 30% le vendite a febbraio e del 100% a marzo. Per questo, spiega Luigi Scordamagl­ia, consiglier­e delegato di Filiera Italia «è importante blindare il sistema dei trasporti».

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Fabbrica pre Covid-19 Ora in vigore norme a garanzia delle distanze

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