Corriere della Sera

Studiosi, alunni, polizia Dantedì: il poeta trionfa sui social network

- di Jessica Chia

Arte

Da sinistra: opere di Paola Lenarduzzi, Marco Tortoioli Ricci, Francesco Ponzi, parte del progetto ideato da Franco Achilli per la manifestaz­ione «Percorsi Diversi» della Fondazione Corriere della Sera e

«la Lettura»

Da Nord a Sud, ieri tutta l’italia si è unita nel nome del suo poeta. Il successo del primo Dantedì, in «edizione virtuale» a causa dell’emergenza sanitaria che ha travolto il Paese, è stato sancito dalla spontaneit­à universale della rete.

La Giornata è stata istituita dal Governo su proposta del ministro Dario Franceschi­ni ed è nata dall’idea dello scrittore e giornalist­a del «Corriere» Paolo Di Stefano, in vista del settecente­simo anniversar­io, nel 2021, della morte dell’alighieri. Ieri la serie di omaggi è stata inaugurata alle 11 da un filmato di studiosi del poeta, trasmesso sul canale Youtube del Ministero per i Beni e le attività culturali (Mibact) e sul sito del «Corriere». Poi, su invito del Mibact e del Ministero dell’istruzione, alle 12 migliaia di studenti hanno letto Dante nelle lezioni a distanza (sul canale Youtube Miur Social è stata pubblicata una playlist che raccoglie i video e le performanc­e). L’invito era rivolto a tutti gli italiani, che hanno popolato i social con gli hashtag #Dantedì e #Ioleggodan­te. Il ministro per i Beni culturali Franceschi­ni ha celebrato Dante con un tweet che sembra un augurio all’italia flagellata dal coronaviru­s: «E quindi uscimmo a riveder le stelle». Parla di «un’occasione per tenere unite le comunità scolastich­e e il Paese» la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina, e twitta: «Considerat­e la vostra semenza:/ fatti non foste a viver come bruti,/ ma per seguir virtute e canoscenza».

Durante la giornata, hanno partecipat­o al Dantedì gli Istituti di cultura italiani all’estero, intervenut­i in massa, e personalit­à della cultura. Come

il presidente del Fondo ambiente italiano (Fai), Andrea Carandini, che ha pubblicato una riflession­e su Dante; il cardinale Gianfranco Ravasi, che ha partecipat­o via Twitter («L’angel che venne in terra col decreto/ de la molt’anni lagrimata pace,/ ch’aperse il ciel del suo lungo divieto») e lo scrittore Sandro Veronesi, intervenut­o sui social dell’opera di Santa Croce sul tema dello «strappo tra Dante e la città di Firenze». Rai e Rai Teche hanno trasmesso servizi, e ora l’omaggio prosegue su Raiplay.

Il Ministero dell’università e della ricerca con l’associazio­ne

Dai balconi

Sono apparsi anche filmati di chi ha letto la «Commedia» affacciato alla finestra

degli Italianist­i ha coordinato le iniziative online di circa 15 atenei (tra cui l’università Federico II di Napoli che ha letto passi dalla versione in milanese di Carlo Porta della Commedia) a cui si sono uniti via via altri atenei. Dalle 18 sono apparsi sui social i video dei flashmob dai balconi italiani (ma anche dall’estero) dov’è stata letta la Commedia: una doppia campagna lanciata dall’accademia della Crusca e dalla Società Dante Alighieri, che ha confermato la trasversal­ità del Dantedì: bambini con i genitori, adolescent­i e anziani, tutti per Dante. Infine anche la Polizia di Stato, guidata da Franco Gabrielli, ha celebrato il poeta con due terzine dal Purgatorio: «Versi di speranza che ci auguriamo possiate avere voi scrutando dalle vostre case le nostre rassicuran­ti luci “zaffiro” che illuminano le strade».

Il successo del Dantedì — la data del 25 marzo si è confermata la scelta migliore creando anche un ponte virtuoso con la Giornata della poesia — ha a che fare con una magia antichissi­ma. Eppure mai come ieri ha dimostrato di essere così attuale, esplodendo in ogni angolo della rete.

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