«La radio è più forte, cresce l’affetto del pubblico»
La radio non ha paura del coronavirus. Anzi, l’emergenza è un’opportunità per riscoprire i fondamentali: una voce, un contatto caldo e diretto, informazione e intrattenimento. «In questo momento la radio è ancora più forte. La tv fa paura, fa terrorismo psicologico. Il pubblico sta riscoprendo il contatto e dal pendolarismo in auto siamo passati all’ascolto in casa, magari attraverso lo schermo tv con la radiovisione che ci sta dando ottimi risultati», dice Lorenzo Suraci, presidente di Rtl 102.5, la più ascoltata.
Su quell’emittente Pierluigi Diaco conduce Non Stop
News, con Fulvio Giuliani e Giusi Legrenzi: «La gente ha fame di notizie e allo stesso tempo bisogna stare attenti alle troppe fake news. Abbiamo tre priorità: informare senza allarmare; usare un tono giusto e misurato; mettersi in ascolto, ovvero riconoscere i propri limiti e avvalersi di fonti autorevoli e competenti, non di opinion leader».
Paolo Salvaderi è l’amministratore delegato di Radiomediaset (105, R101, Virgin, Subasio e Monte Carlo): «L’emergenza ci ha spinto a rimodulare l’offerta. Da un lato abbiamo implementato i notiziari, con aggiornamenti ogni ora; dall’altra è aumentato il bisogno di interazione e condivisione e abbiamo spinto su conduzioni improntate alla familiarità e alla normalità proprio perché viviamo un periodo tutt’altro che normale». Lo smart working in alcuni casi si è rivelato un’opportunità: «Fare radio anche da casa — aggiunge Salvaderi — ci ha spinto ad allargare le offerte in diretta anche al sabato e alla domenica». Rtl ha invece rilanciato il classico microfono aperto: «Da due settimane — dice Angelo Baiguini, direttore artistico e conduttore — ad ogni intervento i nostri conduttori parlano con il pubblico: il ritmo è di 6-7 telefonate ogni ora. Un filo diretto che ci racconta il sentimento del Paese. E li facciamo dialogare anche con artisti, da Zucchero a Bocelli, da Morandi a J-AX, co-conduttori da casa».
Anche Linus, direttore di Radio Deejay, sente il cambiamento: «Percepisco un’attenzione superiore da parte dell’ascoltatore nei confronti di chi, come noi, riesce a trasmettere un’emozione, a creare empatia: i messaggi che arrivano durante la diretta sono raddoppiati». Conclude Mario Volanti, presidente di Radio Italia: «Siamo l’emittente con la più alta percentuale di ascolto da casa. E dai riscontri via social sentiamo che è cresciuto in questi giorni. Siamo sempre a fianco degli ascoltatori, a maggior ragione adesso. Restate a casa e restiamo insieme».