Balotelli e il Brescia, poca corsa e molti social La storia finisce qui
La favola è già finita. Male. Balotelli e il Brescia sono sempre più lontani, anzi irrimediabilmente più lontani, assicura chi sta vicino al giocatore. Versione che viene confermata peraltro anche da chi sta vicino al patròn Massimo Cellino. Due indizi a volte bastano per fare una prova. E nel caso specifico bastano per supporre che, comunque vada a finire questa stagione, Mario se ne andrà. Dove, è ancora tutto da capire. Ma il rapporto col presidente e con l’ambiente è ormai compromesso. Troppo inconstante il rendimento del giocatore, troppo ampio lo scarto fra le attese e la realtà, troppi i motivi di scontro. Se il Brescia è ultimo in classifica non è colpa solo di Mario, questo è chiaro, ma in buona parte sì. Doveva essere l’uomo in più, l’investimento fuori budget sul quale costruire la gloriosa stagione del ritorno in A dopo quasi un decennio di B, invece Balo è stato all’altezza del suo indiscutibile talento per non più di un mese e mezzo, fra dicembre e gennaio, quando ha segnato 3 dei suoi 5 gol.
La speranza era che l’aria di casa bastasse. Le hanno provate tutte, i tre allenatori che si sono dati il cambio in panchina, Corini, Grosso e Lopez, ma alla fine nessuno è riuscito nell’impresa. Mario è rimasto Mario. Col passare delle settimane, il suo corricchiare distratto e indolente ha iniziato a infastidire anche i tifosi. Il giorno della sua presentazione, ad agosto, ad accoglierlo erano in mille, come ai tempi di Baggio. Sette mesi dopo, tutto è cambiato. Dalla favola si è passati all’incubo. Negli ultimi due mesi prima dello stop al campionato Balotelli non ha mai segnato, facendosi notare solo per un’assurda espulsione per proteste contro il Cagliari che gli è costata due giornate e i primi fischi di un pubblico illuso e deluso. E che ora lo ha scaricato.
Incredibile come in queste ultime settimane sospese la frattura fra lui e il Brescia si sia addirittura allargata. Colpa della solita eccessiva disinvoltura social di Mario, che a ruota libera e senza autorizzazione del club parla di quello che vuole. Significativo un episodio di 15 giorni fa, quando su Instagram se n’è uscito dicendo che «prima di fermare il campionato hanno fatto tornare in testa la Juventus». Il Brescia, incredulo e allibito, s’è dissociato con forza prendendo «ufficialmente le distanze». Più chiaro di così.
Balotelli ha un contratto triennale che si scioglie in caso di retrocessione. Nessuno può dire cosa succederà, ma è ormai chiaro che, comunque vadano a finire le cose, l’anno prossimo lui non ci sarà. Paradossalmente lo slittamento di un anno degli Europei gli concede un’altra chance azzurra, ma la domanda è inevitabile: dopo aver fallito anche a casa sua, chi può ancora scommettere su di lui? Il suo agente, lo scaltro Raiola, sentita l’aria che tira ha riallacciato i contatti col Galatasaray, una delle poche squadre che ancora intende investire sul talento di Mario. Iyi sanslar. In turco significa in bocca al lupo.
Il futuro
Il contratto triennale si scioglie in caso di retrocessione. E Raiola contatta il Galatasaray