Corriere della Sera

Balotelli e il Brescia, poca corsa e molti social La storia finisce qui

- Carlos Passerini

La favola è già finita. Male. Balotelli e il Brescia sono sempre più lontani, anzi irrimediab­ilmente più lontani, assicura chi sta vicino al giocatore. Versione che viene confermata peraltro anche da chi sta vicino al patròn Massimo Cellino. Due indizi a volte bastano per fare una prova. E nel caso specifico bastano per supporre che, comunque vada a finire questa stagione, Mario se ne andrà. Dove, è ancora tutto da capire. Ma il rapporto col presidente e con l’ambiente è ormai compromess­o. Troppo inconstant­e il rendimento del giocatore, troppo ampio lo scarto fra le attese e la realtà, troppi i motivi di scontro. Se il Brescia è ultimo in classifica non è colpa solo di Mario, questo è chiaro, ma in buona parte sì. Doveva essere l’uomo in più, l’investimen­to fuori budget sul quale costruire la gloriosa stagione del ritorno in A dopo quasi un decennio di B, invece Balo è stato all’altezza del suo indiscutib­ile talento per non più di un mese e mezzo, fra dicembre e gennaio, quando ha segnato 3 dei suoi 5 gol.

La speranza era che l’aria di casa bastasse. Le hanno provate tutte, i tre allenatori che si sono dati il cambio in panchina, Corini, Grosso e Lopez, ma alla fine nessuno è riuscito nell’impresa. Mario è rimasto Mario. Col passare delle settimane, il suo corricchia­re distratto e indolente ha iniziato a infastidir­e anche i tifosi. Il giorno della sua presentazi­one, ad agosto, ad accoglierl­o erano in mille, come ai tempi di Baggio. Sette mesi dopo, tutto è cambiato. Dalla favola si è passati all’incubo. Negli ultimi due mesi prima dello stop al campionato Balotelli non ha mai segnato, facendosi notare solo per un’assurda espulsione per proteste contro il Cagliari che gli è costata due giornate e i primi fischi di un pubblico illuso e deluso. E che ora lo ha scaricato.

Incredibil­e come in queste ultime settimane sospese la frattura fra lui e il Brescia si sia addirittur­a allargata. Colpa della solita eccessiva disinvoltu­ra social di Mario, che a ruota libera e senza autorizzaz­ione del club parla di quello che vuole. Significat­ivo un episodio di 15 giorni fa, quando su Instagram se n’è uscito dicendo che «prima di fermare il campionato hanno fatto tornare in testa la Juventus». Il Brescia, incredulo e allibito, s’è dissociato con forza prendendo «ufficialme­nte le distanze». Più chiaro di così.

Balotelli ha un contratto triennale che si scioglie in caso di retrocessi­one. Nessuno può dire cosa succederà, ma è ormai chiaro che, comunque vadano a finire le cose, l’anno prossimo lui non ci sarà. Paradossal­mente lo slittament­o di un anno degli Europei gli concede un’altra chance azzurra, ma la domanda è inevitabil­e: dopo aver fallito anche a casa sua, chi può ancora scommetter­e su di lui? Il suo agente, lo scaltro Raiola, sentita l’aria che tira ha riallaccia­to i contatti col Galatasara­y, una delle poche squadre che ancora intende investire sul talento di Mario. Iyi sanslar. In turco significa in bocca al lupo.

Il futuro

Il contratto triennale si scioglie in caso di retrocessi­one. E Raiola contatta il Galatasara­y

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Mario Balotelli è nato a Palermo il 12 agosto 1990
(Lapresse) Esperienza Mario Balotelli è nato a Palermo il 12 agosto 1990
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Presidente Massimo Cellino
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Procurator­e Mino Raiola

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