Capri, dopo quattro anni di battaglie legali il panorama della Migliara è accessibile a tutti «Così ho conquistato il diritto alla bellezza»
arrivare dove possono arrivare tutti gli altri, e che poi lo riaccompagnasse nel percorso inverso.
Non era certo un capriccio, il suo. E neppure una questione di principio. Era la semplice rivendicazione di un diritto elementare: quello di spostarsi autonomamente anche se non sono le sue gambe a consentirgli di muoversi.
È stato l’incontro con l’associazione Luca Coscioni, dovuto anche alla patologia di cui il ragazzo soffre, a segnare il momento di svolta di questa storia. La battaglia di Christian è diventata la battaglia dell’associazione, e due legali che ne fanno parte hanno messo a punto la strategia rivelatasi poi vincente. Quello che poteva essere fatto dando ascolto a una rivendicazione chiaramente legittima anche senza l’imprimatur di un giudice, ha dovuto stabilirlo il tribunale, e cinque mesi dalla decisione alla conclusione dei lavori sono pure un tempo esagerato, visto che si è trattato semplicemente di dover prolungare la discesa di due o tre metri, sostituendo i gradini con uno scivolo che non cambia niente a chi va a piedi ma abbatte un muro per chiunque si troverà a voler raggiungere il belvedere con una carrozzella.
Christian dice che finalmente
Appello Christian Durso, 28 anni, sopra gli scalini che gli impedivano di accedere al Belevedere della Migliara, a Capri, con il suo appello al Presidente Mattarella