La paura di Ortolani «Basta allenamenti Chiudo il contratto»

Da una parte c’è una giocatrice di pallavolo, Serena Ortolani — 4 scudetti e 3 Champions — che vuole tutelare la sua salute e quella della sua famiglia e non vuole più andare in palestra. Dall’altra c’è una società di A1, la Vero Volley Monza, che decide di continuare ad allenarsi, rispettando le norme di sicurezza d’accordo, ma nonostante il campionato sia fermo da quasi un mese e difficilmente riprenderà a breve. In mezzo c’è un contratto da rispettare. Serena Ortolani (foto) decide di strapparlo e rinunciare all’ingaggio. «Mi sono allenata fino alla scorsa settimana prendendo tutte le precauzioni necessarie — racconta Serena, moglie del c.t Davide Mazzanti e mamma di Gaia, una bambina di 7 anni — ma in questo momento non me la sento più». A scuotere il mondo della pallavolo — che ha lasciato libere le società di decidere se allenarsi — è anche il fatto che la presidente di Monza, Alessandra Marzari, sia un medico in servizio all’ospedale Niguarda di Milano.

Serena Ortolani, 33 anni, da tre stagioni gioca a Monza e proprio con la maglia della Saugella ha vinto la Challenge cup la scorsa stagione. In un momento in cui si ragiona sulla possibilità di far diventare il volley femminile sport professionistico, la scelta obbligata e coraggiosa di Serena Ortolani dimostra come, quando l’emergenza sarà finita, questa riforma sia necessaria.