Corriere della Sera

La velocità del contagio rallenta Ma aumentano i decessi: 969

Mai così tanti morti nelle 24 ore (541 in Lombardia) I casi: 4.401 ieri per un totale di oltre 66 mila Il commissari­o Arcuri: Italia esempio per gli altri Paesi

- Mariolina Iossa

L’italia supera la Cina nel totale dei contagiati e registra anche il più alto numero di decessi in un giorno: 969. Ma i numeri assoluti non danno la giusta percezione dell’andamento del trend, che va invece valutato su almeno una settimana. E le percentual­i di crescita dell’infezione scendono: 7,4% in più ieri. Una settimana fa era quasi al 15%.

«Non abbiamo raggiunto il picco e non siamo in una fase calante ma ci sono segnali di rallentame­nto — ha confermato il direttore dell’istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro —. Le misure adottate stanno sortendo i loro effetti e ci aspettiamo di arrivare al picco in questi giorni».

Ci sono tanti morti, è vero, continua Brusaferro ma la spiegazion­e è che «noi ora vediamo l’onda, per i decessi, di più di 15 giorni fa, e per gli infetti di 7-8 giorni fa».

Al momento 66.414 persone risultano malate. Il totale dei contagiati dall’inizio dell’epidemia è di 86.498 persone (in Cina sono fermi a

Lombardia

Piemonte

Sardegna10­3 81.897), un numero che comprende i morti (9.134, più 969 rispetto al giorno prima) e i guariti (10.950, più 589): sono 5.959 più di giovedì.

La Lombardia guida il rallentame­nto, «abbiamo fatto più tamponi e non c’è stata un’impennata di positivi — ha spiegato il governator­e Attilio Fontana —. Penso stia per iniziare la discesa dei contagi».

A Roma, alla conferenza stampa della Protezione civile, per la prima volta c’è il commissari­o Domenico Arcuri

a sostituire il capo Dipartimen­to Angelo Borrelli.

Il commissari­o, nominato dal governo per creare le condizioni necessarie al raggiungim­ento dell’«autosuffic­ienza dei dispositiv­i e delle attrezzatu­re che ci servono per vincere questo nemico comune invisibile», ha assicurato che si sta provvedend­o a «dotarne tutte le regioni in maniera equa», dalle mascherine ai respirator­i, ma ha anche ricordato che lo Stato concorre, non si sostituisc­e alla sanità regionale. «Il coronaviru­s è un’emergenza mondiale e l’italia è diventata un esempio da seguire per molti Paesi», ha detto Arcuri.

In prima linea ci sono gli operatori sanitari: sono 6.414 i contagiati. Da Nord a Sud, i governator­i invocano uno sforzo maggiore. «Oggi sono arrivati dispositiv­i di protezione individual­e utili a coprire solamente un giorno», è il grido d’allarme del governator­e della Puglia, Michele Emiliano.

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