Già installati i 20 ventilatori dalle Generali
Sono stati consegnati ieri ai reparti di rianimazione degli ospedali della Lombardia i primi ventilatori polmonari importati dalla Germania. L’operazione umanitaria di Hope Onlus è stata realizzata grazie alla donazione di Generali attraverso il Fondo straordinario internazionale per l’emergenza Covid-19, creato dal gruppo con una dotazione fino a 100 milioni. I ventilatori sono arrivati dalla Dixion di Düsseldorf. Sono già stati installati, a tempo record, 8 posti di Terapia Intensiva negli Ospedali di Crema, Brescia e Buzzi di Milano. Altri dodici sono in arrivo. Nei giorni scorsi Generali ha donato 500 tute protettive alle strutture sanitarie della Lombardia. sergli sembrata una genialata, un’idea imprenditoriale, un’idea americana, finché qualcuno non ha messo nomi e foto sul New York Times e allora sono stati guai seri. La luce del sole è un ottimo disinfettante. Ma basterà a tutti, la luce del sole? Possiamo calcolarlo? Quanti di noi, davanti alla possibilità di accaparrarci quell’ultima bottiglietta di gel per le mani, quando già ne abbiamo una decina di scorta, è capace di pensare al suo simile che entrerà nel negozio dopo di lui? E io, ci penserei? Su questo non ho dubbi.
Scrivere di tutto questo, ovvio, non è come prendere sul serio la nostra emergenza che si sta trasformando in catastrofe. Perlomeno, non è come prenderla sufficientemente sul serio. Qualcosa (un’essenza come il qi, una forza o energia vitale proveniente dalle sfere celesti) dovrebbe scorrere tra di noi, circolare tra i nostri propositi scombinati. Forse sotto forma del vecchio e semplice senso civico, il pensiero che ci troviamo tutti insieme ad affrontare questa tragedia, da Billings a Boca Raton — verso nord o verso sud, come volete — in modo da non ghermire quell’ultima confezione di gel, o mettere a rischio la salute degli altri andando a mangiare in quel ristorante così carino, solo perché siamo stufi di stare chiusi in casa. Non mi sento stupido a crederci. È semplice buon senso.
Questo articolo è stato pubblicato sulle pagine culturali della Frankfurter Allgemeine Zeitung, come parte del progetto «La mia finestra sul mondo» al tempo del coronavirus, cui aderiscono oltre al Corriere della Sera anche Politiken, Die Presse e Observador © (Traduzione di Rita Baldassarre)