«Otto milioni d’affitto al mese: così naufraghiamo»
Pochetti, presidente del Gruppo Cisalfa: idee e coraggio, ma alla grande distribuzione serve aiuto
Canali online potenziati per l’e-commerce e consegne garantite in aree non a rischio. Progettare in smart working prototipi di collezioni di abbigliamento e accessori per le prossime stagioni. Soluzioni per il post emergenza. Perché le collezioni di questa primavera/ estate sono già state commissionate e consegnate. Poste negli scaffali. Ma non vendibili. Situazione gravosa che pesa sul comparto della grande distribuzione di abbigliamento e accessori. Comparto che in Italia rappresenta 200 mila posti di lavoro. «La velocità con cui il Governo ha dovuto trovare soluzioni con il
Decreto “Cura Italia” non ha forse permesso di focalizzare le problematiche di una realtà come le grandi catene, i rischi di recessione e perdita di posti di lavoro prevedibili post emergenza». Lo sottolinea Stefano Pochetti, presidente del Gruppo Cisalfa Sport: 160 punti vendita, 3 mila addetti e ricavi nel settore sport per oltre mezzo miliardo di euro, più del 10% del mercato nazionale nel mondo active e sportwear.
La concreta apprensione di Pochetti non è isolata. Pochi giorni fa Claudio Gradara, presidente di Federdistribuzione ha scritto al premier Conte, facendo suonare un campanello d’allarme su oltre 100 mila posti di lavoro a rischio, legati all’indotto delle grandi catene come Ovs, H&M, Zara ed Ikea. «La situazione ante epidemia già era a minaccia di recessione. Ora bisogna intervenire per non trovarsi, nell’ipotesi migliore dopo l’estate, a doversi confrontare con un drastico ridimensionamento», dice Pochetti.
Ma come non naufragare? «Ridurre al minimo il disequilibrio oggi in essere. Sia noi sia i fornitori abbiamo avuto dei costi, ma senza ricavi per le vendite non possiamo pagare. Stiamo lavorando su dilazioni. Ma è un palliativo. Altrettanto per il costo del lavoro. La cassa integrazione e quindi la riduzione di stipendi prosciuga liquidità dal mercato. Se non si garantisce capacità di spesa, come è possibile attivare il mercato?». Cisalfa, dal canto proprio, garantisce per il marzo 2020 lo stipendio intero ai dipendenti già in cassa integrazione.
Ma il vero problema sono gli affitti per gli spazi. «Serve una normativa che estenda alla grande distribuzione la dilazione nei pagamenti: noi come costi vivi di affitto per aprile, abbiamo 8 milioni. Come arrivare fuori dal tunnel dei mesi prossimi senza un’attenzione governativa?». Ma l’imprenditoria italica va avanti. «L’ufficio stile del Gruppo in smart working ha ideato le linee 2021 — spiega Maurizio Mancini, a.d. Cisalfa, a lui il testimone dopo la scomparsa nel 2019 del fratello Vincenzo —. Le proponiamo in modo virtuale ai nostri buyers. Saremo pronti nel momento della ripresa».
Maurizio Mancini «Collezioni ideate in smart working: dobbiamo essere pronti per la ripresa»