Corriere della Sera

«Banche, alt ai dividendi»

La Bce: non pagate cedole fino a ottobre, prima i prestiti

- Fabrizio Massaro

La Vigilanza Bce chiede alle banche di non pagare i dividendi, già proposti ma non ancora deliberati dalle assemblee sugli anni 2019 e 2020, per finanziare le imprese e assorbire le perdite causate dalla recessione per Coronaviru­s. Sul tema il numero uno di Unicredit Jean Pierre Mustier, come presidente della Federazion­e bancaria europea (Efb) aveva sollecitat­o una linea unica delle banche. Ora l’indicazion­e c’è: l’autorità guidata da Andrea Enria chiede di conservare il capitale almeno fino a ottobre e di non riacquista­re azioni (buy-back). Bankitalia ha dato un’analoga raccomanda­zione alle banche direttamen­te vigilate. La spagnola Santander aveva già deciso di non distribuir­e cedole. Fra le italiane, Intesa Sanpaolo deciderà al board di martedì 31.

«In questo momento è importante conservare ogni euro di capitale nei bilanci delle banche», ha spiegato Enria al Gr1. «Sono sicuro che gli azionisti in questo momento difficile capiranno. Stiamo parlando di 30 miliardi che possono sostenere prestiti per 450 miliardi, una cifra molto importante. Non è una misura che riflette la fragilità delle banche, né punitiva verso le banche e i loro azionisti. È una misura di conservazi­one del capitale. Non sappiamo ancora quanto durerà la recessione» ma le banche sono più forti che ai tempi di Lehman». Comunque è «probabile» che aumenteran­no i crediti in sofferenza (npl).

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