Congedo parentale ok anche se il coniuge è in «smart working»
ROMA Si può chiedere il congedo parentale straordinario per stare con i figli anche se uno dei due genitori è in smart working,cioè lavora da casa. Lo chiarisce la circolare numero 45 dell’inps, emanata in attuazione del decreto Cura Italia. Non si può invece chiedere il congedo (fino a 15 giorni, retribuiti al 50%) se l’altro genitore non lavora o beneficia di un sostegno al reddito.
Il congedo di 15 giorni, ricorda l’inps, è frazionabile e può essere utilizzato alternativamente dai due genitori. Ne beneficiano i lavoratori dipendenti del settore privato, quelli iscritti alla Gestione separata, i lavoratori autonomi iscritti all’inps e i dipendenti pubblici. Può essere chiesto quando si hanno figli fino a 12 anni, oppure tra 12 e 16 anni d’età, ma in quest’ultimo caso il congedo non è retribuito. Questi limiti d’età non valgono se si hanno figli disabili (il congedo è sempre retribuito).
In alternativa al congedo il decreto legge prevede la possibilità per i genitori di richiedere un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting fino a un massimo di 600 euro (mille per il personale sanitario). Dalla lettura della circolare 44 dell’inps, dedicata a questo tema, si ricava che i primi pagamenti arriveranno alle baby sitter il 15 maggio. Per le domande che verranno accolte entro il 5 aprile, dice il testo, il datore di lavoro dovrà segnare entro il 3 maggio sulla piattaforma Libretto di Famiglia le ore di lavoro da pagare: 10 euro per ora, fino a un massimo di 60. Se questo passaggio avverrà dopo il 3 maggio, il pagamento slitterà al 15 giugno e così via.
Infine, il decreto Cura Italia prevede l’aumento di 12 giorni (rispetto a 3 normali) del numero di giorni di permesso retribuiti ai sensi della legge 104, cioè per chi accudisce un parente disabile. I permessi aggiuntivi possono essere utilizzati nei mesi di marzo e aprile 2020. «Nelle more dell’adeguamento delle procedure informatiche per la domanda spiega la circolare - i datori di lavoro devono consentire la fruizione del congedo Covid-19 e pagare la relativa indennità, fermo restando l’onere per i genitori, non appena sarà completato l’adeguamento delle procedure informatiche, di presentare la domanda all’istituto».