L’italia parte da una base di 80-90 miliardi
«In questa situazione bisogna puntare al massimo, sapendo però che, comunque vada, fa comodo tutto». Così spiegava ieri sera una fonte governativa vicina ai dossier oggetto della dura trattativa nella riunione dell’eurogruppo, rigorosamente in videoconferenza. La base di partenza sono i circa 500 miliardi di euro attivabili con i tre strumenti europei sui quali c’è intesa di massima, cioè i prestiti del Mes (Fondo salva Stati), quelli del Sure (programma anti disoccupazione) e la liquidità aggiuntiva che può venire dalle garanzie della Bei, la Banca europea degli investimenti. Ma è una base di partenza, appunto, del tutto insufficiente alle necessità dell’italia, perché vale al massimo 80-90 miliardi per il nostro Paese: circa 36 dal Mes, 20 dal Sure (ma togliendo le garanzie a carico dell’italia si scenderebbe a 15) e 32 dalla Bei. Oltretutto sarebbe una soluzione politicamente indigeribile per il governo, in particolare sul fronte Mes, anche se le condizioni per ottenere i prestiti fossero molto leggere (niente troika), dopo che per settimane il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha bocciato il Fondo salva Stati proponendo invece l’emissione di european recovery bond.
Ma gli equilibri in Europa non sono favorevoli alle posizioni italiane. Il governo è i primo a saperlo. Per questo il ministro dell’economia ha iniziato a preparare il terreno per quello che, agli occhi dell’esecutivo, sarebbe un onorevole compromesso. E così, in un’intervista pubblicata ieri dal Sole 24 ore, ha spiegato che un Mes «senza condizionalità economiche estranee al contrasto al coronavirus» potrebbe essere accettato «nel quadro di un pacchetto ambizioso» e che includesse gli eurobond. L’obiettivo, insomma, è quello di aggiungere alle proposte in campo l’emissione di titoli europei ad hoc e portare la potenza di fuoco complessiva dai 500 miliardi di cui si discute a 1.000-1.500. Le decisioni finali spetteranno però al prossimo consiglio europeo. E questo non aiuta, perché ci vorrebbero interventi non solo molto consistenti. Ma rapidi.