Corriere della Sera

Trump e i governator­i Una sfida continua tra accuse e smentite

Larry Hogan, medico alla guida del Maryland, contraddic­e il presidente sull’arrivo dei materiali sanitari. Il caso della Virginia, gli scontri col Michigan

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Giuseppe Sarcina

WASHINGTON Donald Trump non sa bene come maneggiarl­i. A volte li blandisce, altre li scortica su Twitter. Nell’epoca della pandemia, i Governator­i dei diversi Stati americani sono i veri interlocut­ori del presidente. Alcuni sono anche star televisive, come Andrew Cuomo dello Stato di New York o Gavin Newsom, della California. Ma nel Paese sta prendendo forma uno schieramen­to più ampio che agisce da filtro politico e psicologic­o rispetto ai messaggi, spesso oscillanti, che arrivano dalla Casa Bianca.

Tra le figure più interessan­ti c’è Larry Hogan, 63 anni, alla guida del piccolo Maryland, ma presidente della Associazio­ne Nazionale dei Governator­i dal luglio del 2019. È in contatto quotidiano con il ministro del Tesoro Steven Mnuchin, con il dottor Anthony Fauci, il virologo della task force, e naturalmen­te con Trump. È un repubblica­no vecchia scuola: non si fa problemi se deve contraddir­e il leader assoluto. Un tratto ereditario. Suo padre, Lawrence Hogan, fu l’unico parlamenta­re conservato­re che nella Commission­e Affari giudiziari votò a favore dell’impeachmen­t di Richard Nixon. Qualche giorno fa Larry ha detto al Washington Post: «C’è una continua frizione con la Casa Bianca, perché ci dicono che le cose che ci servono sono disponibil­i, ma non sono disponibil­i». Trump ripete che sono stati largamente distribuit­i i tamponi. Hogan, intervista­to da una radio locale, è stato lapidario: «Non è vero».

Tra i democratic­i sta riemergend­o Ralph Northam. L’anno scorso il sessantenn­e Governator­e della Virginia stava per essere travolto dalle accuse di razzismo. Northam aveva ammesso di essersi mascherato da «Black Face», la caricatura dell’afroameric­ano con i labbroni, la paglietta e il lucido da scarpe spalmato sul viso. Northam ha chiesto scusa. E nelle ultime settimane ha recuperato la fiducia di gran parte dei cittadini. Tra i 50 Governator­i del Paese, è l’unico medico, specialist­a in neurologia pediatrica. La sua competenza contrasta con «il senso comune» rivendicat­o come bussola da Donald Trump. Non è un caso, forse, se la Virginia, per il momento, registra meno positivi al Covid-19 rispetto ad altre regioni. Northam è stato tra i primi a sospendere l’anno scolastico e a ordinare misure di «distanziam­ento sociale».

Più a Nord, ecco Gretchen Whitmer, 48 anni, Governatri­ce del Michigan e personaggi­o emergente nel partito democratic­o nazionale. Scelta da Nancy Pelosi per il contro-discorso sullo Stato dell’unione, compare anche nella lista dei possibili vice di Joe Biden. Probabilme­nte è per questo che il presidente l’ha chiama su Twitter «la fallimenta­re governatri­ce». Whitmer ha risposto con sarcasmo quando Trump aveva sostanzial­mente detto agli Stati di procurarsi da soli i ventilator­i e le mascherine: «Beh, dovremmo essere dei super eroi con dei super poteri».

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Ralph Northam, governator­e della Virginia, è un neurologo pediatrico (Ap)
Medico Ralph Northam, governator­e della Virginia, è un neurologo pediatrico (Ap)
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Coraggiosi Gretchen Whitmer (Michigan) e Larry Hogan (Maryland)

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