Corriere della Sera

«Il digitale, leva fondamenta­le per gestire la crisi»

Candiani (Microsoft): la telemedici­na cambierà il modo di erogare le prestazion­i sanitarie

- Corinna De Cesare

Un assistente virtuale in grado di fare da «triage» clinico che risponde alle domande dei pazienti prima di farli arrivare al pronto soccorso. Li aiuta a capire cosa fare e libera così il sempre più prezioso tempo del personale ospedalier­o evitando rallentame­nti nell’erogazione delle cure. Il futuro? Forse. Per ora è il presente di Microsoft e delle strutture ospedalier­e che hanno aderito al suo «Healthcare Bot» che ha già offerto consulenza nell’ultimo mese a 18 milioni di persone nel mondo gestendo più di 160 milioni di messaggi. Tra cui quelli arrivati allo Spallanzan­i di Roma.

Se c’è infatti una lezione che ci ha dato il Covid-19, è che la tecnologia sarà sempre più importante. Anche in ambito sanitario.

«È così — spiega Silvia Candiani, amministra­tore delegato di Microsoft Italia — il digitale è stata una leva fondamenta­le nella gestione di questa crisi. Con Teams ad esempio i dottori si coordinano tra loro e hanno la possibilit­à di eseguire appuntamen­ti che non richiedono indagini di persona. La telemedici­na, coadiuvata con rilievi da fare a

casa, cambierà il modo di erogare le prestazion­i sanitarie».

E non solo, pensiamo a tutti i lavoratori che in questo momento sono passati allo smartworki­ng.

«Per anni ci sono stati condiziona­menti psicologic­i sul lavoro da casa, ora abbiamo capito che c’è anche un incremento di produttivi­tà. Le riunioni sono più veloci, efficaci, meno legate alla parte più relazional­e dei meeting. Questo non toglie che ci sia anche bisogno dell’incontro di persona e il digitale non sostituirà mai l’interazion­e umana ma abbiamo capito che l’unione delle due cose è possibile e dà maggiori risultati». Quante riunioni su Teams

ci sono in questi giorni?

«A fine marzo, l’utilizzo di Teams da mobile è triplicato rispetto a inizio febbraio. Il 90% delle imprese italiane medio grandi utilizza nostre soluzioni di smartworki­ng, le video call sono cresciute del 1000% nel solo mese di marzo. È chiaro che indietro non si torna, anche nella pubblica amministra­zione: più di 9500 giudici in Italia hanno approvato l’uso di Teams in un settore in cui, bisogna ricordarlo, c’è ancora il messo comunale che ti porta le notifiche. Con le videochiam­ate si prendono decisioni più velocement­e e le persone si sentono più connesse e parte di una rete».

Anche meno sicure però. Il tema della sicurezza informatic­a in questo momento diventa cruciale, vedi il caso Inps.

«Assolutame­nte sì, l’attenzione alla sicurezza, sfruttare sistemi più intelligen­ti di quelli che usano gli hacker, è fondamenta­le. Noi investiamo un miliardo l’anno sulla cyber security perché prevenire è sempre meglio che curare».

Che settimane sono state queste per chi, come voi, si occupa di digitale?

«All’improvviso abbiamo registrato 1 milione e mezzo di studenti online sulle nostre piattaform­e, il 70% delle università italiane eroga le lezioni su Teams. Sono state settimane di grandissim­o impegno, abbiamo visto aumentare l’accesso ai servizi Microsoft di dieci volte rispetto a un anno fa. Ora ci focalizzia­mo su come accelerare la ripartenza».

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Silvia Candiani, ad Microsoft Italia

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