Allarme Italo: pedaggio, intervenga il governo
L’ad La Rocca all’esecutivo: sterilizzare la componente di mercato del canone a Rfi. I nuovi protocolli sanitari
È rimasta solo una coppia di treni al giorno, da Roma a Venezia, per Italo. La domanda passeggeri si è azzerata su tutti i segmenti di mercato. La clientela business riconvertita al telelavoro, la clientela internazionale totalmente cancellata dalla pandemia e dal tracollo del trasporto aereo. La clientela di massa impossibilita agli spostamenti tra regioni. Si è ridotta di oltre il 99%: prima dell’emergenza Italo portava 60.000 passeggeri al giorno ed oggi non più di 300. Così era inevitabile per Italontv azzerare l’offerta per non avere il costo di treni in funzione senza passeggeri, garantendo, seppur in perdita, un minimo di servizi per chi deve muoversi.
«Sarà un 2020 complicatissimo — spiega Gianbattista La Rocca, amministratore delegato di Italo- Ntv —l’azienda è solida ma è necessario che il Governo faccia la sua parte mettendo in campo subito per il trasporto ferroviario a mercato gli interventi necessari per scongiurare il rischio di una crisi profonda del settore. Come d’altronde sta succedendo in altri numerosi settori produttivi». Il riferimento è alla necessità di sterilizzare il canone che l’operatore ferroviario paga al gestore Rfi, controllato da Ferrovie, quindi dallo Stato. L’80% del canone, 7 euro medi a chilometro per ogni treno in circolazione, (più di 200 milioni l’anno) è in funzione della domanda di mercato (componente B). Il restante 20% sostiene i costi di manutenzione. Quando si passerà alla fase 2 «sarà necessario cancellare temporaneamente la componente B dal pedaggio altrimenti l’azienda non potrà conservare il suo equilibrio economico-finanziario», evidenzia La Rocca. Realisticamente sarà possibile dalla seconda metà di maggio un parziale rientro alla normalità che però sarà scandita da esigenze diverse. Tutti avremo una mascherina e Italo potrà fornirla come servizio aggiuntivo a chi ne sarà sprovvisto. Gli ambienti saranno sanificati continuamente, sarà rivisto il consumo e la vendita di cibo e bevande a bordo, i passeggeri saranno distanziati anche all’interno della carrozza, probabilmente saranno venduti i posti alternati. Spiega La Rocca che «sarà necessario superare un doppio choc: psicologico ed economico». Molti avranno perso il lavoro o saranno in cassa integrazione quindi avranno minore capacità di spesa, tutti ancora avranno paura di contrarre il virus. La società sta mettendo in campo tutti gli sforzi necessari per riuscirci. Gli azionisti (il fondo Gip, Allianz, Peninsula, Cattaneo, Montezemolo,seragnoli, Bombassei e Punzo) non hanno distribuito i dividendi 2019 per lasciare liquidità in cassa, i manager hanno rinunciato al 20% del loro compenso e la società sta anticipando la cassa integrazione richiesta per il personale. È chiaro che l’azienda è riuscita a ridurre al minimo i costi, ma alcuni sono incomprimibili ed è necessario che lo Stato faccia la sua parte per non rischiare che vengano a mancare quelle aziende che hanno portato l’alta Velocità ad essere una storia di successo La Rocca assicura di aver esposto i nodi alla ministra Paola De Micheli. Non è escluso che il governo possa ragionare su una misura compensativa.
L’ad di Italo-ntv Gianbattista La Rocca: Quando ripartiremo il passeggero dovrà superare un doppio choc: emotivo ed economico