Enrico Malato racconta l’universo Dante
Uno strumento imprescindibile per offrire la possibilità al lettore di penetrare nella complessità dell’universo Dante. Là ove s’intrecciano aspetti biografici, fondamenti del sapere medioevale, molteplicità di generi, plurilinguismo, e ancora mescolanza di stili, visione, numerologia, etica, enigmi, simboli, allegorie, contemplazione estatica, senso mistico, sperimentalismo glottologico. La chiave per ricostruire un quadro esaustivo nell’esegesi delle opere e nell’esposizione di eventi biografici tutt’oggi oscuri viene ora proposta da un vasto saggio di Enrico Malato, straordinario esito di oltre un trentennio di costanti studi, innovative interpretazioni e assidue ricerche. Nella collana «Storia della letteratura italiana» esce infatti Dante, il volume ventunesimo che inizia la serie delle monografie, in edicola da oggi per una settimana con il «Corriere della Sera» (pp.448, 7,90).
Docente emerito di Letteratura italiana all’università «Federico II» di Napoli, filologo, critico letterario e storico
Il volume in edicola della letteratura, Enrico al prezzo di euro 7,90 Malato è presidente della
commissione per l’edizione nazionale dei commenti danteschi, ha ideato e diretto la Storia della letteratura italiana (1995-2005) in 14 volumi. Nel 2018 l’autore ha pubblicato una nuova edizione della Divina Commedia con testo riveduto e commento essenziale, integrata da un dizionario, per Salerno editrice. Suddivisa in venti capitoli, la monografia evidenzia la figura centrale dell’alighieri, esempio unico di intellettuale, scrittore e politico d’ineguagliata levatura, in un’epoca di crisi dei poteri tradizionali come Chiesa e Impero, ascesa della borghesia mercantile, violenta conflittualità fra i Comuni. Di peculiare importanza l’analisi di Malato sui collegamenti fra il primo Dante e i provenzali, Iacopo da Lentini, Guinizzelli, ma soprattutto lo studio del conflitto ideologico e della successiva rottura con l’amico Guido Cavalcanti, di cui troviamo insospettati echi pure nella Commedia. Insanabile frattura che portò il poeta alla condanna dell’eros cortese e alla proposta salvifica di un virtuoso amore cristiano.
Il volume esce in un periodo fortemente dantesco. Patrimonio dell’umanità, simbolo della nostra lingua e nazione, recentemente Dante ha ricevuto un omaggio particolare, quando il 25 marzo scorso — data che ha trovato d’accordo gli studiosi, perché dovrebbe coincidere con l’inizio del suo viaggio ultraterreno — si è festeggiata la prima giornata nazionale in suo onore, il Dantedì, istituita per legge dal Parlamento. L’idea è nata da un corsivo di Paolo Di Stefano sul «Corriere», in vista del settimo centenario dalla morte di Dante nel 2021. È stata una celebrazione solo virtuale a causa dell’emergenza Coronavirus. In ogni caso, per il prossimo anno, Enrico Malato propone anche la concessione dell’imperitura corona d’alloro, tanto agognata in vita dal Sommo poeta.