Corriere della Sera

Il calcio scompare

I versi di Sereni avevano anticipato i tempi

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Zero tifosi Una punizione battuta da Cristiano Ronaldo durante l’ultima sfida tra Juventus e Inter, nell’allianz Stadium a porte chiuse, lo scorso 8 marzo (Ansa) senza baseball. Lo sport è abitudine, e noi ci stiamo disabituan­do.

Il baseball Usa ovviamente s’è ripreso, ma bilanci e reputazion­e ne hanno risentito. Quest’ultima è la più difficile da riparare, per ogni sport. Se ne ricordino, i manovrator­i del calcio italiano.

A differenza di altre discipline sportive, che hanno capito subito l’eccezional­ità di quanto stava accadendo, il calcio italiano — a tutti i livelli, ma soprattutt­o al vertice — ha faticato. L’illusione di essere indispensa­bili è sempre pericolosa: per i movimenti, per le società e per le persone. Prima le malinconic­he partite a porte chiuse. Poi le resistenze alla sospension­e del campionato e le discussion­i sull’assegnazio­ne di titoli e piazzament­i. Quindi le notizie sulla salute dei giocatori a casa, ognuno dei quali sembrava disporre di un tampone e di una diagnosi rapida, a differenza di tanti medici in corsia. In questi giorni, le discussion­i sul taglio alle retribuzio­ni. Affrontare questi temi era doveroso, certo. Ma ripetiamol­o: non sono quelli che ci faranno rimpianger­e lo sport che

Reputazion­e

Il pallone ha faticato a capire la situazione: la reputazion­e rischia di risentirne parecchio

amiamo.

Non vogliamo perdere l’abitudine alle nostre squadre, alle nostre partite, ai nostri eroi passeggeri: ma i profession­isti del calcio devono aiutarci. Riempiendo, magari, alcune ore di queste lunghe giornate con una narrazione e una vicinanza che, per ora, non si vedono (poche società ci hanno provato, mi sembra). E, soprattutt­o, pensando alla ripartenza: il calcio blindato e sterilizza­to è una contraddiz­ione in termini, e va evitato a tutti i costi. All’inizio ci sarà meno pubblico, è quasi certo. Ma gli stadi vuoti, no.

Vittorio Sereni (1913-1983), uno dei maggiori poeti italiani del Novecento, ci può aiutare a capire. Grande interista,

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● Vittorio Sereni (Luino, 27/7/1913– Milano, 10/2/1983), poeta e scrittore, è ricordato come il capostipit­e della corrente che si rifà alla Linea Lombarda
Chi era ● Vittorio Sereni (Luino, 27/7/1913– Milano, 10/2/1983), poeta e scrittore, è ricordato come il capostipit­e della corrente che si rifà alla Linea Lombarda

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