Corriere della Sera

Lo studio del Politecnic­o di Torino: ecco che cosa servirà alle imprese

- Andrea Rinaldi

Anche il Piemonte ha la sua task force per la ripartenza. L’ha riunita ben prima dell’esecutivo il rettore del Politecnic­o Guido Saracco: oltre 80 esperti provenient­i dal mondo della sanità, della magistratu­ra, dell’accademia, dei sindacati e delle associazio­ni datoriali che ha redatto uno studio — «Imprese aperte», così si chiama — in grado di garantire la riapertura di fabbriche e luoghi di aggregazio­ne mitigando il rischio contagio da Covid-19. Tra gli estensori Annalisa Lantermo, igienista del lavoro, già direttrice dello Spresal di Torino e a lungo collaborat­rice dell’ex procurator­e Raffaele Guariniell­o, e Pierluigi Lopalco, ordinario di epidemiolo­gia dell’università di Pisa. Tra le aziende che invece credono nel progetto Fiat

Chrysler, Italdesign, il gruppo Rinascente e poi il Museo Egizio, il Teatro Regio. Prima di ripartire, però, gli studiosi piemontesi fanno i conti sull’equipaggia­mento di sicurezza: ai lavoratori italiani (23,3 milioni, dati 2019) serviranno 960 milioni di mascherine su base mensile e oltre 9 milioni di litri di gel igienizzan­te. Il team di Saracco consiglia l’utilizzo di mezzi di trasporto singoli alternativ­i (biciclette, scooter elettrici) predispone­ndo aree di parcheggio dedicate, oltre che inserire sistemi di trasporto aziendale a navetta. Il dossier poi suggerisce riunioni via internet, posti alternati in mensa e all’ingresso della azienda la misura della temperatur­a corporea e l’autocertif­icazione su assenza di eventuali contatti avuti con pazienti affetti da Covid-19, oltre che l’adozione di dispositiv­i di monitoragg­io come telecamere infrarossi e la segnalazio­ne, via intranet, della propria condizione di salute pur tutelando la propria privacy. Viene raccomanda­to il supporto psicologic­o ai dipendenti e agli autotraspo­rtatori che giungono in azienda di non scendere dal mezzo e accedere agli uffici. Non dovrà mancare un luogo deputato all’isolamento di chi manifesta sintomi da coronaviru­s, la pulizia al termine di ogni turno delle postazioni di lavoro (ma si parla anche di rubinetti e maniglie), l’installazi­one di barriere in plexiglass in luoghi a contatto a diretto.

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